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Roma, raid notturno a Testaccio contro centro immigrati curdi

Testaccio

Raid contro centro immigrati curdi

Incursione nel centro Ararat che ospita 60 espatriati. La denuncia di Senzaconfine: «Hanno picchiato una persona, sfasciato tavoli, sedie, vetri, e minacciato i presenti»

Spedizione punitiva sabato sera  a Testaccio dopo le 22,30 contro il  centro Ararat, il ritrovo degli immigrati curdi esistente da oltre dodici anni dentro il Foro Boario dove trovano attualmente ospitalità una sessantina di immigrati. Sul posto sono intervenuti in tarda serata i carabinieri della stazione Aventino.

A ricostruire l’aggressione è con un comunicato l’associazione Senzaconfine che spiega: “Ieri 26 novembre, poco prima delle 23, una trentina di uomini armati di bastoni di ferro a volto scoperto ha fatto irruzione nel centro Ararat di Testaccio a Roma, luogo di accoglienza e di ritrovo per richiedenti asilo e rifugiati politici curdi. Gli uomini, tutti di corporatura robusta e di lingua italiana, hanno picchiato un curdo, sfasciato tavoli, sedie, vetri, e minacciato i presenti con atteggiamento sprezzante. Solo il sangue freddo mostrato da alcuni dei rifugiati presenti ha impedito il peggiorare degli avvenimenti. I carabinieri, accorsi sul posto dopo che queste persone si erano dileguate, hanno potuto accertare i danni e accompagnato i testimoni nei locali notturni della zona”.

Il curdo rimasto coinvolto nell’aggressione, un uomo di 47 anni di nome Sen, ha in effetti compiuto con i carabinieri un giro per la zona di Testaccio e avrebbe riconosciuto alcuni aggressori. Particolare attenzione è stata rivolta al “giro” dei buttafuori dei numerosi locali della “movida” testaccina, con cui in passato alcuni curdi sembrano aver avuto divergenze ed attriti. Le indagini dei carabinieri proseguono e sono tese anche a prevenire il ripetersi di nuove aggressioni e scontri.

Paolo Brogi

Corriere.it

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