Pochi giorni fa un nutrito gruppo di manifestanti fascisti, muniti di maschere e fumogeni, sotto le insegne della musica hard bass, ha potuto scorrazzare in piena città indisturbato, da piazza di Spasgna al Colosseo passando per piazza Venezia e concludendo a Piazza Vittorio (vedi il video su you tube “hard bass roma”). L’altra notte una squadraccia di picchiatori fascisti ha ferito il capogruppo del Pd nel IV Municipio e altri militanti del Pd mrentre affiggevano manifesti contro la mafia. Gli squadristi hanno usato spranghe di ferro. Uno di loro è stato riconosciuto dai feriti come un militante di Casapiund. Casapound ha reagito dicendo di non saperne niente e annunciando querele.
Questo da un lato. E dall’altro ecco la situazione cilena di ieri alla stazine Tiburtina con centinaia di giovani studenti che rei di voler esprimere le proprie idee – un diritto fino a prova contraria garantito dalla Costituzione repubblicana e dall’articolo 21 – è stato invece oggetto di cariche di polizia, identificazione filmata, identificazione fisica e annuncio di relativa denuncia. Il tutto perché un sindaco che tra l’altro porta la celtica al collo ha pensato di arrogarsi il diritto di vietare per un mese le manifestazioni a Roma. Insomma un fatto anticostuzionale contro il quale ora la Cgil ha deciso di fare ricorso.
Questa gestione dell’ordine pubblico sotto il ministro dell’interno Roberto Maroni è decisamente preoccupante, oltre che inaccettabile. Che prospettiva si cerca di crreare a breve termine, in un paese che andrà presto ad elezioni?