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La rivolta del Nord Africa è finalmente arrivata anche a Roma

Per Silvio Berlusconi sono finalmente arrivate le porte secondarie come uscita di scena. E ora inizia la vera paura di Silvio Berlusconi, non ci sono più maggiordomi pronti ad assecondarlo varando le norme più disparate e favorevoli ai suoi affari, ora il futuro si fa nero per questo personaggio da operetta che ha iniziato la sua carriera con le valigette piene di dollari portate a Cannes per comprare Dallas e il Mundialito, dollari sospettati di essere passati dalle peggiori mani che ci si possa immaginare.  

Ora il suo “giro” si sfalda e lo molla, gli ex di An constatano all’improvviso di essersi sciolti nel Pdl e di non avere più un partito col suo territorio e neanche la rielezione facile. Schiumano rabbia.

La Lega deve recuperare una verginità perduta da tempo. E si ritrae livorosa.

Che cosa resta al personaggio dell’operetta? Il medico che si lamenta delle sue performances? La poveraccia in cerca di un po’ di soldi e di protezione pelosa? Gianni Letta, indicato come un grande tecnico e statista, l’uomo immortalato da Wikileaks a genuflettersi davanti agli americani che avevano appena ammazzato come un cane Nicola Calipari?

E dove va? All’Aquila forse? A Genova e in Valbisagno? Sul ponte di Messina? In Libia di familiari di Gheddafi? In Tunisia a parlare bene di Ben Alì come ha fatto in passato nella sua Nessma Tv? Dalla Merkel e da Sarkozy? O da Obama che l’ha scaricato stasera lodando il cambiamento in atto in Italia? Forse può chiedere una camera al Raphael, ce n’è una vuota che da tempo lo aspetta…La rivolta del Nord Africa è finalmente arrivata anche a Roma. Alle 21.41 di sabato 12 novembre 2011. Ricordiamocelo anche così, come l’amico di Ben Alì,  Gheddafi e  Mubarak.

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