Segreto di stato e secretazioni, non finisce mai questo abuso prolungato nel tempo che ci priva del diritto di sapere. A dicembre un appello contro questi abusi, promosso da associazioni di familiari delle vittime delle stragi, giuristi, giornalisti, uomini di cultura, accolto con plauso, per poi tutto che resta come sempre. Come si constata da questa interrogazione della senatrice Poretti. Il Viminale (nella foto) resta un sito totalmente oscuro.
Interrogazione parlamentere nella versione pubblicata nel sito della senatrice Donatella Poretti, in attesa che venga pubblica nel sito del Senato.
Interrogazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Ministro per i beni e le attività culturali
Premesso che:recentemente la documentazione del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza relativa al sequestro e uccisione dell’on. Aldo Moro e della sua scorta prodotta dal 1978 al 1995 è stata recentemente versata all’Archivio centrale dello Stato per essere messa a disposizione degli utenti e che questa documentazione è considerata come la prima di un trasferimento di documentazione recente a cui faranno seguito ulteriori versamenti via via che verranno concluse le operazioni di declassifica;
presso l’Archivio centrale dello Stato al di fuori della documentazione suddetta, per quanto riguarda gli archivi dei servizi di sicurezza, i fondi archivistici disponibili sono limitati alla documentazione degli anni Cinquanta del secolo scorso;considerato che:la documentazione relativa al fondo Divisione Affari Riservati del Ministero dell’Interno a disposizione degli utenti dell’Archivio centrale dello Stato è limitata al 1960 mentre l’attività dell’ufficio è continuata, con alterne vicende, fino ai primi anni Ottanta del secolo scorso;
non sono disponibili ancora le carte della Direzione centrale della Polizia di Prevenzione, nata nel 1981, considerata la diretta erede dell’Ufficio Affari Riservati;
la documentazione del Ministero dell’Interno versata all’Archivio centrale dello Stato a disposizione degli utenti presenta evidenti lacune, soprattutto per quanto riguarda le carte del Gabinetto e dei fondi del dipartimento della Pubblica Sicurezza,così come è stato più volte segnalato in lavori storico-archivistici da diversi studiosi;
non tutte le Prefetture hanno versato documentazione recente ai locali Archivi di Stato e che, laddove il versamento è stato effettuato, esiste una difficoltà di accesso ai suddetti fondi archivistici;
Si chiede di sapere:
quali iniziative si intendono prendere per favorire il versamento all’Archivio centrale dello Stato della documentazione archivistica del Ministero dell’Interno e della Presidenza del Consiglio, in particolare quella “declassificata” dei servizi di sicurezza e dei fondi archivistici del Ministero dell’Interno quali la Divisione Affari Riservati, del Gabinetto del Ministro del Dipartimento della Pubblica sicurezza e della Direzione centrale della Polizia di Prevenzione e degli altri organi di Pubblica sicurezza alla luce della normativa vigente che consente al Soprintendente all’Archivio centrale dello Stato e ai Direttori degli Archivi di Stato di accettare comunque versamenti di documenti più recenti dei quarant’anni.- se non si ritiene opportuno sollecitare le Prefetture nel favorire il versamento della loro documentazione ai locali Archivi di Stato.-
– http://blog.donatellaporetti.it/?p=2551