Minzolini con i soldi degli italiani ignora le donne riunite a Siena sabato e domenica e manda in onda una corsa di tacchi a spillo. Tredici giornaliste del Tg1 scrivono al direttore generale. Riprendo da Valigia blu:
Il Tg1 censura “Se non ora quando” e manda in onda la corsa delle donne sui tacchi a spillo
Ultime dal favoloso mondo del direttorissimo: il 9 e il 10 luglio a Siena si riuniscono le donne di “Se non ora quando”, arrivano da tutta Italia per parlare di lavoro, diritti, politica e Minzolini che fa? Le censura. Nessuno servizio da Siena per raccontare la due giorni che ha visto oltre duemila cittadine confrontarsi su temi quali dignità del lavoro, maternità, progressione di carriera, precariato, immagine pubblica. In compenso il Tg1 manda in onda domenica 10 luglio un bel servizio della corsa delle donne sui tacchi a spillo, scatenando l’ira funesta di 13 giornaliste del principale (Sì, lo so scappa da ridere anche a me) telegiornale del servizio pubblico.
Maria Luisa Busi, Tiziana Ferrario, Alessandra Mancuso, Maria Grazia Mazzola, Elisa Anzaldo, Simona Sala, Giovanna Rossiello, Donatella Scarnati, Cinzia Fiorato, Emanuela Talani, Lucia Duraccio, Karina Laterza e Felicita Pistilli hanno scritto al direttore generale della Rai Lorenza Lei per protestare.
E intanto in casa Lei si chiedono come mai il Tg1 perde ascolti. “Bisogna capire cosa succede”. Non ci vuole molto caro Direttore Lei, l’ha visto il Tg1 da quando è sotto la direzione del direttorissimo? Ha seguito la nostra protesta “Prescrizione non è assoluzione”? Quella che né Zavoli né Garimberti a suo tempo presero minimamente in considerazione (200mila cittadini in meno di 5 giorni firmarono una richiesta di rettifica, ma nessuno ai vertici della Rai sentì il bisogno di intervenire). Lo stesso Garimberti che oggi dice che “il problema è serio, è questione di qualità del prodotto e dell’informazione”. Ma no! Ma davvero? Benvenuti nel nostro mondo.
Arianna Ciccone
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