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Emilia, Toscana, Sardegna e Val d’Aosta. E poi Veneto, Trentino-Alto Adige e Umbria: non applicheremo i nuovi balzelli sulla sanità

Scontro sulla manovra. Sette regioni dicono no ai nuovi balzelli sulla sanità: Emilia, Toscana, Sardegna e Val d’Aosta.

Sono scattati da domenica i nuovi balzelli previsti dalla manovra, approvata in tempi ultrarapidi dal Parlamento e pubblicata oggi in Gazzetta Ufficiale: i nuovi ticket sulla sanità, i rincari del bollo sul deposito titoli, il superbollo per le auto di lusso, la stretta sulle stock option.

 ll prelievo sulle pensioni d’oro parte invece dal primo agosto e il taglio sulle agevolazioni fiscali dal 2013.

Molti governatori sono però in rivolta contro l’introduzione dei nuovi balzelli sulla sanità. Setgte regioni, compreso il Veneto di Zaia: : non lo applicheremo. Tra le grandi regioni allineate col governo, il Lazio della Polverini.

E’ scontro intanto sui mancati tagli ai costi della politica con l’opposizione all’attacco. «Noi l’abbiamo detto e proposto: eliminate le Province, abolite i rimborsi elettorali, togliete le auto blu, dimezzate i parlamentari, levate i vitalizi. Bloccate le consulenze, togliete 25mila cda nelle partecipate dagli enti locali, chiudete le rappresentanze delle Regioni all’estero, fate pagare gli evasori fiscali. Hanno scelto un’altra strada, quella di togliere ai cittadini e salvare la Casta», scrive il presidente dell’Italia dei

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