Informazioni che faticano a trovare spazio

Project heart, una campagna per restituire i beni rubati agli ebrei della Shoah

Un database multimediale per restituire i beni confiscati alle vittime dell’Olocausto. Lanciato in Israele «Project HEART», primo archivio online che raccoglie l’elenco di oltre mezzo milione di proprietà confiscate agli ebrei o vendute forzatamente. Lo scopo finale del progetto è fare in modo che gli ex proprietari o i loro eredi possano ottenere la restituzione dei beni sottratti con la forza durante il periodo nazista.

Il progetto, finanziato dal governo israeliano e annunciato durante una conferenza stampa tenutasi domenica scorsa a Gerusalemme, è stato ideato dalla «Jewish Agency for Israel», un’agenzia semigovernativa israeliana che ha appena inaugurato due nuove sedi a Bruxelles e a Milwaukee. L’iniziativa sarà promossa nei prossimi mesi attraverso una campagna pubblicitaria mondiale. Per compilare la lista, gli ideatori hanno spulciato centinaia di archivi europei: il database contiene beni immobili e terreni, oggetti preziosi come opere d’arte e gioielli e anche beni immateriali come azioni, obbligazioni e libretti di risparmio. Molte delle proprietà presenti nell’archivio sono elencate con i nomi dei proprietari originali.

Solo in Israele vi sono oggi circa 250.000 sopravvissuti all’Olocausto. Molti tra loro sono anziani che vivono in condizioni di povertà e adesso potranno chiedere la restituzione dei beni iscrivendosi al sito web del progetto che tra l’altro è stato redatto in 13 lingue (italiano incluso). Il primo passo di questo processo – recita il sito web – è individuare le persone che hanno perso delle proprietà in quel periodo e invitarle a inviare il questionario. Dopo aver raccolto tutte le informazioni, gli ideatori del progetto intendono avviare azioni legali per cercare di ottenere la cooperazione di quei governi che fino ad oggi non hanno voluto collaborare.

Dal Jerusalem Post del 3.5.2011:

Project HEART to help survivors gain compensation

By GIL SHEFLER
05/03/2011 04:09

New initiative will help individuals seek restoration of property in Europe which belonged to them or their heirs before WWII.

A new initiative announced this week will help individuals seek compensation for property in Europe which belonged to them or their heirs before World War II.

To coincide with Holocaust Remembrance and Martyrs Day, the government announced that it was launching the initiative – The Holocaust Era Restitution Taskforce, Project HEART – together with the Jewish Agency for Israel.

Project HEART is in the process of receiving questionnaires from applicants who believe they are entitled to compensation fo

“Ensuring the victims of the Holocaust at least a small measure of justice for the property that was brutally stolen, looted and expropriated from them under the Nazi regime is a cause that demands our utmost dedication so that these people and their heirs are properly compensated,” said Jewish Agency Chairman Natan Sharansky.

“Representing the interests of Jews all around the world, the State of Israel views this effort as our responsibility as a nation and as a people.”

Israel’s backing of Project HEART represents the first time the government has put the issue of restoration of Jewish property for individuals at the front and center of its agenda, Jewish Agency sources said.

Project HEART head Bobby Brown said Israel’s involvement is a positive development in realm of Holocaust restitution.

“The strength and determination of the Jewish people is the result of having to go through the most horrible experiences known to humankind,” he said. “Thus, we the Jewish people must do all we can to bring even a glimmer of justice that has been denied them too long.”

Since Project HEART’s website went online on February 23 it has had 702,000 hits and 400,000 views on Facebook. In addition, it has received 1,053 completed questionnaires.

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