Oltre duecento morti nel canale di Sicilia, a 40 miglia a sud di Pantelleria. Un barcone si è rovesciato alle 4 di notte. Recuperati vivi 48 immigrati. Trovati venti cadaveri. Il resto, sul barcone erano in 300, disperso nel mare molto agitato. Gli immigrati sono somali ed eritrei. Molri dei superstiti in condizioni estreme.
Il barcone aveva chiesto soccorso tramite telefono satellitare durante la notte alle autorità maltesi e, su richiesta di queste, erano partite da Lampedusa due motovedette e l’elicottero. Giunta sul posto alle quattro di questa mattina, la prima delle motovedette ha intercettato il barcone alla deriva in una situazione di pericolo. Ma il mare agitato e la concitazione a bordo del barcone hanno reso difficilissimo ogni tentativo di trasbordare i migranti, finiti in acqua nel corso delle operazioni di soccorso, mentre il barcone si inabissava a causa di una falla.
Secondo la guardia costiera italiana, il barcone era lungo 13 metri ed era partito due giorni fa da Zuwarah (Libia). In zona stanno operando un elicottero e una motovedetta della guardia costiera italiana, specializzate nelle operazioni di ricerca, oltre ad un aereo maltese.
Alla tv italiana si partla di tsunami immigrati. Il termine è stato partorito dal governo. Questo per ventimila immigrati in arrivo. Ma allora cosa avrebbe dovuto dire la Tunisia che ne ha ricevuti senza grandi strepiuti oltre 150 mila dalla Libia? Tsunami di parole e di demagogia…