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Cesare Geronzi kaputt

Della Valle ce l’ha fatta. Oltre asi sette consiglieri (su 17) che l’avevano subito appoggiato ha avuto dalla sua anche i due rappresentanti di Mediobanca. E così con 10 su 17 oggi le Generali hanno sfiduciato Cesare Geronzi.

Cesare Geronzi si è dimesso da presidente delle Generali. Finisce un’epoca, dopo che l’ex banchiere di Capitalia, da un anno a Trieste, è stato sfiduciato dalla maggioranza dei consiglieri dell’assicurazione. Il cda straordinario è ancora in corso, sembra che abbiano presentato una mozione di sfiducia 10 consiglieri, su 17 che compongono il consiglio: Alberto Nagel, Francesco Vinci, Angelo Miglietta, Carlo Carraro, Cesare Calari, Diego Della Valle, Lorenzo Pellicioli, Reinfried Pohl, Petr Kellner, Paola Sapienza. Alla notizia delle dimissioni, il titolo in Borsa ha guadagnato il 4,5%.

Ancora non si sa chi sarà il successore, solo di recente è emerso che il vice presidente vicario è Francesco Gaetano Caltagirone.

Il tanto atteso cda di chiarimento chiesto da otto consiglieri ha quindi prodotto un colpo di scena con la lettera sottoscritta anche da Alberto Nagel a Saverio Vinci, i due esponenti di Mediobanca che è la principale azionista del Leone di Trieste con il 14%.

Dopo due mesi di battaglie anche e soprattutto sui media, iniziate con l’attacco di Diego Della Valle agli “arzilli vecchietti” Geronzi e Bazoli, si è giunti a un redde rationem. L’idea della maggior parte dei consiglieri è stata quella di arrivare a una svolta definitiva dopo le dichiarazioni avventate di Vincent Bollorè che aveva criticato fortemente l’operazione nei paesi dell’est con il ceco Petr Kellner, arrivando a sospettare un falso in bilancio.

L’amministratore delegato Giovanni Perissinotto aveva anche minacciato un esposto alla Consob e i consiglieri indipendenti avevano sollecitato il presidente Geronzi a prendere una posizione chiara e netta contro Bollorè, ma niente è stato fatto. E così è arrivato lo scontro diretto con la mozione di sfiducia.

Geronzi cresciuto all’ombra di Andreotti ha avuto il suo massimo astro nel 2002 quando era riouscuito a portare in porto l’operazioone Capitalia.

Coinvolto in vari modi in alcune operazioni giudiziarie dalle quali è riuscito a uscire sempre indenne vede ora a 76 anni l’inizio del suo declino.

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