11 marzo 2011 ore 11
Casa della Memoria e della Storia
via San Francesco di Sales 5, Roma
Presentazione del libro di Frediano Sessi, Carlo Saletti, Marsilio,
2011. Ogni anno, dall’Italia, più di 60.000 visitatori raggiungono il Lager
di Auschwitz; per lo più gruppi di studenti e di insegnanti, ma anche
famiglie e singole persone. Dal 1959 il loro numero cresce
continuamente, nonostante sia trascorso ormai più di mezzo secolo dalla
sua liberazione. Chi si reca a Oswiecim (Polonia) e visita il Lager di
Auschwitz, che ha sede nel campo base, e poi raggiunge Birkenau, il
campo di sterminio poco distante, spesso non riesce a capire come
funzionava questo immenso centro di sterminio e di afflizione. Intorno a
questo luogo memoriale immerso in un grande e profondo silenzio che
lascia esterrefatti, la vita scorre e la città come i suoi abitanti cercano di
mostrarsi per quello che sono oggi, senza riuscire a risolvere (ma si potrà
mai?) il conflitto tra il presente e un passato che non passa. Per capire
occorre arrivare a Oswiecim preparati e informati, ma poi sul luogo che
tra il 1940 e il 1945 vide morire più di un milione di ebrei e fu il Lager del
martirio di un’Europa soggiogata dalla scure nazista, gli occhi guardano
ciò che rimane senza troppo comprendere. “Visitare Auschwitz” è una
guida ricca di informazioni, fotografie e mappe, di suggerimenti puntuali
per aiutare il visitatore a entrare in ciò che resta oggi di questo terribile
passato, uno strumento per cominciare a ricostruire la storia del
complesso concentrazionario e a rivivere i frammenti di vita quotidiana
di molti dei deportati ebrei e non che vissero in questo luogo i loro
ultimi giorni.
Un articolo della Gazzetta di Brerscia sulo libro:
Oswiecim, cittadina polacca, entrata nella storia dei crimini dell’umanità come Auschwitz ed ora meta di un incessante turismo della memoria: nel lager, diventato museo, entrano ogni anno 1,5 milioni di visitatori, almeno 60 mila italiani. Ora, in libreria, arriva Visitare Auschwitz. Guida all’ex-campo di concentramento e al sito memoriale, editore Marsilio, autori Carlo Saletti e Frediano Sessi. La reazione immediata ed istintiva potrebbe essere di sconcerto, per la banalizzazione della immane tragedia a prodotto di consumo escursionistico, subito però cancellata dalla serietà e dal prestigio degli autori. «Guida certo – risponde a domanda Frediano Sessi – perché vogliamo condurre per mano il visitatore, ma è un volume di 340 pagine, con 150 tra fotografie, cartine, mappature, frutto di sei anni di ricerca e documentazione, per leggere l’esistente e ricostruire quello che era il comprensorio dei tre campi principali, cioè Auschwitz, Birkenau, Monowitz più i 42 chiamiamoli sottocampi e il complesso industriale della I.G.Farben, che produceva gomma sintetica». Sessi e Saletti hanno scelto percorsi tematici: archeologico, cioè l’interpretazione di quanto stato salvato dal 1945; ricostruzione storica, tramite una mole di materiali anche inediti e poi un censimento dentro il museo, comprese le testimonianze lapidee. L’inevitabile trasformazione dei luoghi non impedisce il ritorno al passato, con i resti dei 24 km di filo spinato, le fosse comuni diventate laghetti, i 200 fabbricati in rovina, le strade. «Il visitatore – aggiunge Sessi – spesso osserva quel che vede nel percorso museale, ma non può certo rendersi conto pienamente di quel che era il luogo di sterminio. Prezioso è stato anche il contributo dell’arch. Guglielmo Calciolari, mantovano, al quale si devono cartografia, disegni, riproduzioni». Visitare Auschwitz sarà presentato a Pegognaga martedì 25, ore 18, al Centro Culturale Livia Bottardi Milani.