Per ora va così: grazie a 50 coraggiosi ingegneri nella trincea di Fukoshima. Con un elicottero che passa e getta acqua, come negli incendi estivi. Butta acqua sull’Apocalisse. Così l’ha chiamata un commissario europeo. Apocalisse. Che altro dire?
Domani mattina, alle 11, al Pantheon, a Roma, ci sono alcuni Hibakusha. Chiamano così, in Giappone, i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki (300 mila morti).