L’Italia, si è appreso dall’ambasciatore Cesare Maria Ragaglini, rappresentante permanente presso l’Onu, in attuazione della risoluzione 1973, ha congelato beni di Gheddafi o di entità libiche per 6-7 miliardi di euro. «Per quanto riguarda gli aspetti non militari della pressione esercitata su Gheddafi – ha reso noto la Missione Permanente d’Italia all’Onu – il nostro Paese ha applicato rigorosamente le sanzioni/”asset freeze” su individui ed entità libiche; fino a questo momento sono stati infatti congelati beni per un valore di circa 6/7 miliardi di euro, cifra soggetta ad ulteriori verifiche da parte del Comitato di Sicurezza finanziaria».
Interessante sapere se l’Italia guidata da Silvio Berlusconi ha proceduto a congelare anche la partecipazione che la Lafico di Gheddafi ha con Berlusconi nella Quinta Communications. Il 10% della Quinta è di Lafitrade controllata da Lafico, unm’operazione del 2009. Il 68% è di Tarak Ben Ammar, il 22 di Berlusconi. Qualcuno può dirci che fine fa quel 10% di soldi libici nella Quinta Communications che gestisce in Tunisia vari affari dello show business?
Possibile che questo colossale conflitto di ninteressi di Berlusconi passi così inosservato? Mentre bombarda Berlusconi intanto intasca i soldi del suo socio?
