La stazione di rilevazione sulla radioattività più utile da consultare in Italia è quella dell’Agenzia di protezione dell’ambiente della provincia di Bolzano: http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/
Con le stazioni omologhe della Val d’Aosta e dell’Abruzzo fa da sentinella per tutto il sistema monitorato dall’Ispra. Nel senso che le due del nord effettuano il monitoraggio delle dosi gamma nei punti di passaggio delle correnti al nord, quella d’Abruzzo controlla l’arrivo di correnti invece da sud est e cioè via Balcani.
La stazione di Bolzano offre un controllo in tempo reale, effettuato attraverso le centraline di Bolzano, Renon, Brunico, Vipiteno e Laces. La dose gamma rilevata è quantificata in microsievert: fino a 0,25 è una dose considerata normale, sopra 0,25 scatta il livello di attenzione.
Come si vede dal grafico del sito la dose non ha mai superato in questi giorni 0,25: punta massima il 16 marzo, a Laces, 0,17. Che comunque, per rispondere al ministro Fazio che è solito minimizzare al massimo la questione e che ieri è andato in tv a mangiare il sushi, non è nulla. E’ 0,17, segno che quel 16 marzo (l’incidente a Fukushima è iniziato l’11) qualcosa è passato sopra l’Alto Adige. Poco, pochissimo, irrilevante se vogliamo, ma qualcosa in più del solito 0,10.
Per controllare direttamente la pagina delle rilevazioni in tempo reale su Bolzano e porovincia:
http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/2908/radioaktivitaet/radio_i.asp