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Rogo dei bimbi rom: Manconi denuncia Alemanno per omicidio colposo

Luigi Manconi, presidente di “A buon diritto”, ha denunciato il sindaco Alemanno per omicidio colposo. Il rogo in cui sono morti i quattro bambini rumeni si poteva evitare.

Sul merito è poi intervenuto anche il portavoce di Alemanno ripetendo una storia stonatissima: “il luogo della tragedia non è lo stesso delle denunce di Cc e Municipale”. Un’evidente falsità destinata in fin dei conti a dimostrare cosa?

I bambini sono stati censiti dalla Municipale il 15 dicembre, censiti e fotografati. Nonché però lasciati lì, in un posto più volte dichiarato pericoloso, dal Comune. Due mesi dopo ecco il rogo.

Questo è il problema. Altro che rintanarsi dietro miserabili versioni di comodo.

Ecco l’articolo dell’Unità sulla denuncia di Manconi e a seguire quello di Repubblica che contiene anche le dichiarazioni del portavoce del sindaco.

Bimbi Rom, quegli allarmi che Alemanno ha ignorato
Esposto in procura presentato da Luigi Manconi, a nome dell’associazione “A buon diritto”, contro il sindaco Alemanno. Che avrebbe ignorato gli allarmi sul campo dove sono morti arsi vivi quattro bimbi rom.
l’Unità, 24-02-2011
MARIAGRAZIA GERINA
ROMA
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L’esistenza del campo rom di via Appia gli era stata ripetutamente segnalata. La presenza di minori e il perìcolo di un incendio anche. Insomma, il rogo della baracca in cui lo scorso 6 febbraio sono morti quattro bambini – Fernando, Patrizia, Sebastian Mircea e Raul Vasile – poteva essere evitato. Il sindaco Alemanno poteva, anzi, doveva intervenire per mettere in sicurezza quelle baracche ed evitare la tragedia. Per questo ieri Luigi Manconi, presidente dell’associazione “A buon diritto”, lo ha denunciato alla Procura di Roma per omicidio colposo. Ricordando che già una indagine che pende sui genitori dei bambini, Manconi chiede ai magistrati di accertare anche le eventuali responsabilità del sindaco, chiamato a garantire l’incolumità dei cittadini.
Una denuncia circostanziata. Il cuore sono cinque segnalazioni ricevute dal gabinetto del sindaco nei mesi precedenti la tragedia. La prima risale al 4 maggio 2010. Il Comandante Vincenzo Senatore della Legione Carabinieri Lazio segnala al “Gabinetto del Sindaco” e al “IX Municipio” «un insediamento abusivo composto da 25 persone tutti di origine romena suddivisi in sette uomini e dieci donne e otto bambini, e come rifugio la presenza di otto baracche create con materiale ligneo e di fortuna». «Condizioni sanitarie pessime» e «alto il rischio di incendio perché gli occupanti utilizzano fornelli da campeggio alimentati da bombole di gpl, posizionati nei pressi’ delle costruzioni in materiale ligneo», scrive il comandante «in attesa delle determinazioni che si riterrà opportuno adottare». Attesa vana, annota Manconi: il gabinetto del Sindaco si limitò, il 10 maggio 2010, a dame notizia a varie figure istituzionali, senza far¬ne discendere iniziativa operativa alcuna.
Il 13 maggio tocca all’architetto Mirella Di Giovane del IX Municipio dopo «avere verificato direttamente la gravità della situazione» ri badire «la pericolosità della situazione … per la sicurezza dei suoi stessi occupanti» e chiedere «la bonifica dell’area», «dopo avere provveduto all’assistenza alloggiativa per le famiglie e i minori presenti».
Il 21 maggio 2010 la Polizia municipale ci riprova indirizzando una lettera corredata di fotografie al Gabinetto del Sindaco e al direttore della Protezione civile, in cui segnala oltre alle drammatiche carenze igieniche il pericolo «per la sicurezza delle persone». Il gabinetto rispon¬de, con una lettera firmata dalla dirigente Annamaria Manzi, che i vari uffici erano già stati avvertiti e invitati ad adottare «gli opportuni provvedimenti». Ma il 31 maggio la presidente del IX municipio Susana  Fantino è costretta a scrivere direttamente al Sindaco Gianni Alemanno per denunciare che «a tutt’oggi non è stato fatto nulla». Il 7 dicembre, una relazione della polizia municipale, indirizzata tra gli altri al gabinetto del Sindaco, dopo un nuovo sopralluogo, ribadisce l’esistenza dell’insediamento abusivo, annotando la presenza di «un manufatto realizzato con materiali provvisori tavoli e teli di plastica» e «i segni inequivocabili della presenza di persone anche minorenni… giocattoli usati… varie vettovaglie e bevande ad uso alimentare» .

Alemanno denunciato per la morte dei bimbi rom
Manconi: “Accuso il sindaco di omicidio colposo “
Repubblica Roma, 24-02-2011
GABRIELE  ISMAN
OMICIDIO colposo per le morti di Fernando, Patrizia e Sebastian Mircea e di Raul Vasile, i quattro bambini rom deceduti il 6 febbraio nel rogo della baracca nel campo di Tor Fiscale. È l’accusa, pesantissima, mossa da  Luigi Manconi,  presidente dell’associazione “A Buon Diritto”, al sindaco Alemanno. L’ex senatore, assieme all’avvocato Alessandro Gamberini, ha presentato ieri in Procura sei pagine di esposto e i documenti di carabinieri, vigili urbani e municipio IX per argomentare la sua denuncia. Cinque le segnalazioni di rischio arrivate in Comune prima del rogo nella baracca. La prima risale al 4 maggio
2010, ed è firmata dal comandan-te dei carabinieri della stazione di Quarto Miglio Vincenzo Senatore, l’ultima, della polizia municipale, è del 7 dicembre scorso.
«Il sindaco – dice Manconi – ha totalmente ignorato cinque segnalazioni soggetti diversi: erano tutte dettagliate e univoche nell’indicare i pericoli e i rischi di quella segnalazione: nella prima si fa esplicito riferimento a un pericolo di incendio. E quindi chiamiamo in causa Alemanno in quanto autorità di protezione civile, garante dell’incolumità di quanti si trovano sul territorio da lui amministrato. È una omissione rispetto ai suoi doveri, un mancato soccorso nei confronti di persone, e anche di minori che pure erano stati ripetutamente segnalati». Silvio Di Francia, della segreteria romana del Pd, commenta amaro che «tra sciatteria burocratica, insensibilità e campagne demagogiche sparisce la responsabilità di un sindaco».
Alla presentazione della denuncia alla stampa c’erano anche i presidenti dei municipi IX, Susy Fantino, eX, Sandro Medici, oltre a alcuni parlamentari del Pd come Ileana Argentin e, tra i consiglieri comunali del Partito democratico, Daniele Ozzimo. Manconi attacca anche il piano nomadi del Comune, definendolo «piano sgomberi. Al momento dell’insediamento di Alemanno al Campidoglio i campi attrezzati erano 7, 12 quelli tollerati e 80 gli informali ha proseguito Manconi.  Oggi i campi attrezzati sono ancora 7,10 quelli tollerati, mentre quelli informali sono oltre 200, e sono triplicati».
A difesa di Alemanno intervengono il suo portavoce, Simone Turbolente, e l’assessore ai Servizi Sociali Sveva Belviso: «L’accusa è irricevibile. In merito alla farneticazione dell’ex senatore dei Verdi di inerzia, gli facciamo presente che la segnalazione ricevuta faceva riferimento ad un diverso campo rispetto a quello nel quale si è verificata la tragedia e che il campo segnalato era stato sgomberato a dicembre. Desta tristezza – dice Turbolente – vedere a quale grado di strumentalizzazione si può giungere». E Belviso: «Le accuse mosse dall’ex senatore Luigi Manconi sono un atto grave e irresponsabile”.

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