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Quattro bimbi rom muiono bruciati nel sonno di una Roma che non li vede

Tor Fiscale, la maledizione di un  posto. C’è l’Acquedotto Felice a far da sfondo, ma a Tor Fiscale l’Italia dà il peggio di sé. Lì stanotte sono morti quattro bimbi rom, la loro madre urla di disaperazione. Il loro cognome è celebre in Romania perché è quello di un grande mistico e filosofo, Mircea. Il piu’ piccolo ha 4 anni e si chiama Raul; gli altri sono Fernando, di 5, Patrizia, di 8, e Sabatino, di 11. Quattro piccoli Mircea finiti in un campo rom di baracche risorte dalle loro ceneri, lì in un posto dove pochi anni fa i ragazzini rom erano terreno di caccia di pericolosi pedofili (un processo è in corso).

A uccidere i bimbi stavolta l’incendio di un braciere, il termometro era a 3 gradi. L’incendio potrebbe essere stato causato da un tizzone ardente contenuto in un braciere, utilizzato per riscaldare l’ambiente.

I bimbi stavano dormendo. ”Voglio restare qui con i miei figli”, ha urlato in lacrime la madre. ”Ora potrei morire anch’io”, ha detto il padre. Ci sono in tutto cinque baracche all’interno dell’insediamento abusivo a Roma. In passato l’insediamento era stato più volte sgomberato, ma i nomadi erano tornati con i loro accampamenti. Solo una baracca è stata distrutta dalle fiamme. All’interno di quest’ultima c’era un nucleo familiare composto da sette persone tra cui i quattro bambini morti.

Secondo una prima ricostruzione fatta dagli abitanti del campo, i bimbi erano stati lasciati soli mentre dormivano: la madre si era allontanata per comprare del cibo in un fast food e una zia era andata a prendere acqua. Davanti al campo ci sono gli abitanti rom sconvolti che si stringono attorno alla madre e al padre dei bimbi in lacrime. Da ore si sentono le urla strazianti della madre che piange avvolta nell’abbraccio di suo marito. Alcuni rom girano con delle coperte per proteggersi dal freddo, altri, ancora scossi, si sono appartati in un angolo cercando di tenersi lontani da fotografi e cronisti. Nel campo vivevano in tutto circa 20 persone.

Alemanno ha detto che ora chiederà di fare il campo aqttrezzato a La Barbuta, contestato in passato dal comune di Ciampino. “La morte di quattro bambini è una tragedia che sgomenta, è difficile non vedere in questo terribile episodio anche un atto d’accusa che riguarda tutti”. E’ quanto afferma il capogruppo Pd al consiglio regionale del Lazio, Esterino Montino. “Nella prima serata di una tranquilla domenica – aggiunge – l’emarginazione, le sacche di abbandono che proliferano in questa città hanno fatto irruzione colpendo ancora la popolazione rom di Roma”.

Penosa posizione delle istituzioni. A Roma in febbraio quattro bambini possono morire così. Il resto sono chiacchiere deprimenti. Quattreo bimbi rom sono morti bruciati stanotte nel sonno di una Romna che non li vede.

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