Tre morti in Iran. Trentamila impegnati negli scontri. Dappertutto nugoli di basiji a bordo delle motociclette, armati, che sparano. Uccisa a Teheran una ragazza di 27 anni, Leyla Zarei, raggiunta da una pistolettata alla testa nei pressi di piazza Vali Asr. Secondo notizie diffuse su twitter oltre a Leyla Zarei sarebbero stati uccisi una persona non identificata nel quartiere di Shararak-e Gharb, nella capitale, e un’altra a Shiraz, nell’Iran meridionale. Le notizie passano per Twitter e Facesbook, su pagine intitolate 25 Bahman. I manifestanti gridano: “Dopo Mubarak e Ben Alì tocca a Sayiid Alì”, cioè a Kamenei. Sono i più forti scontri che si registrano dalla fin e del 2009.
Zahra Rahnavard, moglie del leader riformista Mir-Hossein Mousavi, è stata aggredita a Teheran. Secondo testimoni oculari la donna sarebbe stata colpita a calci da un “gruppo di basij”. Solo l’intervento di sostenitori della donna, che hanno formato una catena umana intorno alla moglie del leader riformista, ha reso possibile la fuga della Rahnavard.
Un video pubblicato su Youtube mostra i dimostranti dell’opposizione mentre intonano “Morte al dittatore” e lanciano sassi contro le forze di sicurezza schierate di fronte al carcere di Evin a Teheran. Molti dimostranti hanno il volto coperto dalle sciarpe verdi simbolo del movimento di protesta, alcuni armati con mazzafionde.
Scontri fra dimostranti e miliziani basiji sono in corso nel centro di Shiraz, nell’Iran sud-orientale, e a Mashhad, nell’est. Lo riferisce il sito dell’opposizione Persian2English. Un a marcia a Teheran è stata gtentata verso il carcere di Evin dove sono imprigionati la gran parte dei detenuti politici.
Duri scontri tra manifestanti e polizia sono in corso in piazza Vanak a Teheran. Numerose persone sono state arrestate: lo ha riferito il tam tam su Twitter.
(le immagini della repressione nel video in questa pagina)
