Rom in Campidoglio, oggi pomeriggio, in un sit in organizzato dall’Arci, dai rom di Casilino 900 e da altre associazioni. La protesta contro la politica di Alemanno si è aperta con quattro fiaccole in memoria dei quattro bimbi morrti . «Queste quattro fiaccole sono in rappresentanza di quattro bambini che non sono morti ma sono stati uccisi – dice al megafono uno dei manifestanti, Gianluca di Popica Onlus -, dal piano nomadi e dalla politica degli sgomberi. E questo non lo diciamo per strumentalizzazione ma per rispetto dei morti e per responsabilità».
Striscioni con su scritto «Vogliamo case, basta promesse», «Vogliamo dare un futuro ai nostri figli», «No a razzismo e discriminazione», «Basta morti innocenti». «Abbiamo organizzato questa manifestazione all’indomani della strage dei quattro bambini a Roma perché il piano nomadi è fallito – spiega Claudio Graziano (Arci) -. Una generazione di rom è rinchiusa da vent’anni nei campi o in strutture indecenti. Alemanno deve prendersi la responsabilità di quello che è successo, e delle sue politiche di sgomberi». E le testimonianze dei diretti interessati dicono il resto. «Vivevo a Casilino 900, mi hanno sgomberato e promesso una casa vera e invece da oltre un anno vivo in un centro di accoglienza vicino Tor Cervara in una sola stanza con mia moglie e otto figli», dice un rom di 50 anni. «Viviamo come cani – gli fa eco Vesna, una rom nata e cresciuta in Italia -: ogni famiglia con dieci figli in una stanza oppure in mega campi nomadi”.
Nel volantino si legg3w: “Neanche era stato spento il rogo che il sindaco della Capitale si era già permesso di alzare la voce per avere ancora più soldi e poteri speciali al fine di mettere in mezzo alla strada, o in invivibili container, centinaia di persone “colpevoli” di essere rom. Al sindaco non sono bastati due anni di poteri speciali, i 30 milioni di euro pubblici stanziati annualmente per “l’emergenza”, la videosorveglianza h24, gli inutili censimenti, le campagne elettorali incentrate sull’intolleranza e i campi-lager fuori dal GRA. Vuole di più! Cerca ulteriori consensi per perpetrare politiche discriminatorie, per allestire nuove tendopoli e campi attrezzati invece che lavorare all’unica soluzione degna possibile: una casa anche per i rom”.
Queste le adesioni alla manifestazione: Comitato Ex Casilino 900 del Montenegro, Kosovo e Macedonia – Rom e Romnì di Metropoliz – Rom e Romnì di via dei Cluniacensi – Rom e Romnì di via Amarilli – Rom e Romnì di Salone del Montenegro – ARCI di Roma – Popica Onlus – Stalker – Associazione 21 Luglio – Blocchi Precari Metropolitani – Osservatorio Antirazzista Territoriale Pigneto/Prenestino – Lunaria – A.R.P.J. Tetto Onlus – CSOA Ex Snia – FOCUS Casa dei Diritti Sociali – Funzione Pubblica CGIL Roma e Lazio – Gruppo di ricerca “nomadismo e città” del Dipartimento di Studi Urbani dell’Università di Roma Tre – Assalti Frontali – Antica Sartoria Rom – USB Unione Sindacale di Base – CVX Comunità di Vita Cristiana Roma – Sinistra Ecologia Libertà area metropolitana – Associazione Somebody – Associazione Senza Confine – Lega Missionaria Studenti di Roma – Gianluca Peciola (consigliere provinciale) – Susana Fantino (Presidente Municipio 9) – Partito della Rifondazione Comunista Roma – Coordinamento Cittadino Lotta per la Casa – Cipax – Partida Romilor – Cooperativa Bosnia Erzegovina – Forum Immigrazione PD Roma – Sinistra Critica Roma – Associazione A buon diritto – Unione Inquilini – Fabbrica Prenestina – Centro Culturale G. Morandi – CGIL Camera del Lavoro Roma Sud