LA TRAGEDIA NELL’ACCAMPAMENTO IN VIA APPIA NUOVA
Rom, i bimbi erano stati identificati
«È stata una tragedia annunciata»
I piccoli morti nel rogo della loro baracca erano stati censiti dai vigili urbani lo scorso dicembre. Fantino (IX Municipio): «Ma nessuno li ha portati via di lì»
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LA TRAGEDIA NELL’ACCAMPAMENTO IN VIA APPIA NUOVA
Rom, i bimbi erano stati identificati
«È stata una tragedia annunciata»
I piccoli morti nel rogo della loro baracca erano stati censiti dai vigili urbani lo scorso dicembre. Fantino (IX Municipio): «Ma nessuno li ha portati via di lì»
ROMA – Nella favela del rogo la polizia municipale del IX gruppo aveva identificato a metà dicembre sette bambini, tra i quali ci sono le quattro vittime dell’incendio di pochi giorni fa. Il censimento risale al 15 dicembre ed è registrato su alcuni moduli con su scritto ora a matita «Campo incendiato».
Quello che resta dopo il rogo (Proto) |
CONTROLLI E FOTO – In quella occasione le persone identificate nel campo di Tor Fiscale erano 21, furono scattate anche fotografie, rappresentano una delle ultime immagini delle piccole vittime. Il 15 dicembre a conclusione dei sopralluoghi iniziati in ottobre l’Ama abbatté anche un «manufatto risultato libero abitato presumibilmente da 13 soggetti». «Questo è quanto è stato fatto e che risulta dalle carte -. spiega la presidente del IX Municipio Susi Fantino (Sinistra e Libertà) che appena riaperti gli uffici dopo la pausa domenicale ha chiesto una ricostruzione degli interventi effettuati a Tor Fiscale -. Non c’è stato nessun spostamento di persone, solo l’abbattimento di un unico manufatto, il resto con i bambini è rimasto lì, in un posto in cui prima o poi qualcuno avrebbe potuto rimetterci la vita. Non lo dice solo quello che poi è purtroppo successo, lo avevano anticipato già mesi prima i carabinieri con un verbale d’intervento inviato in Comune e rimasto sostanziamente inascoltato».
La tragedia |
CENSIMENTO – Il censimento della polizia municipale è stato avviato il 20 ottobre, quando su richiesta del Campidoglio si è tornati ad occuparsi di questa favela già segnalata da maggio dai carabinieri e nota da tempo perché il perimetro ex Cotral sull’Appia in cui nascono e rinascono le baracche è così da anni. Dagli incartamenti di cui dispone il IX Municipio il primo intervento si riduce a un rilievo fotografico. Passano poi una ventina di giorni e l’11 novembre inizia il censimento vero e proprio che si conclude il 15 dicembre. Prima però, il 9 dicembre, la municipale scrive al gabinetto del sindaco e al comando del corpo per dire che dal sopralluogo risulta un insediamento libero da persone, con segni inequivocabili di presenza di soggetti anche minorenni, recenti resti di cibo, indumenti e scarpe, valige, giocattoli usati, varie vettovaglie e bevande a uso alimentare. Per identificare insomma gli abitanti bisogna aspettare il 15 dicembre.
L’accampamento abusivo di via Appia Nuova (Proto) |
«INSEDIAMENTO NOTO» – Quel giorno la Municipale prende i nomi di 21 persone di cui 7 minori. “Che vuol dire tutto ciò? – si chiede Susi Fantino -. Significa solo che questo insediamento, ritenuto pericoloso per chi lo usava, è così da molto tempo. Possono anche essere cambiate le persone, ma la struttura è quella. Un posto così, precario, abbandonato a se stesso, pericoloso. Che senso ha dire, come fa ora il delegato del sindaco per la sicurezza, che la famiglia colpita così terribilmente era arrivata da poco? A dicembre era già sicuramente lì, in precedenza non c’è modo di saperlo, forse già c’era. Ma ripeto: anche se fossero solo due i mesi della loro permanenza cosa cambia? Lì prima o poi questa disgrazia era annunciata. E il fatto che almeno otto mesi fa fosse stato detto in modo molto chiaro dai militari dell’arma che vi si poteva svilupparsi un pericoloso incendio inchioda ognuno alle sue responsabilità. Questa è stata una morte annunciata».
Paolo Brogi
14 febbraio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA
(Nella foto in alto i genitori dei bambini domenica a piazza san Pietro)