E’ su Twitter che arrivano velocissime le informazioni dalla Tunisia. Su SBZ_news, che sta per Sidi Bouziz News. Ecco gli ultimi messaggi: Ore 15,27, La polizia spara su manifestanti inermi a Talah. Ore 14.58, proteste a Monastir, confermato. Ore 14,53. La polizia sta attaccando il campus della Manar University. E ancora prima: moti a Sousse, cinque i morti di Talah, ribellione nella prigioone di Kesserine, sette vittime a Kesserine…
Intanto sale il numero delle vittime. 28 secondo il blogger Zied El-Heni, il cui sito, lui dice, sarebbe già stato “oscurato” un’infinità di volte. Secondo Zied El-Heni, 17 persone sarebbero state uccise a Kesserine, 3 a Rgeb e 8 a Thala, due delle quali mentre partecipavano ai funerali di altre vittime. Fra i morti di Rgeb anche una bambina di 12 anni che stava tentando di soccorrere un ferito. Ma domenica notte radio Kalima ha comunicato comunica: “I morti sono almeno 50”. La fradio denuncia:; si spoara anche sui funerali.
Dai canali web arriva ora, non controllabile, la notizia del rapimento del giornalista Wissam Saghir dal Conservatorio di Tunisi, su cui al momento non ci sono altri dettagli.
Continua a restare in stato di fermo “El General”, il rapper di “Presidente, il tuo popolo muore”. Si chiama Hamado Bin Omar, ha 22 anni. La polizia lo trattiene, per le accuse esplicite verso il presidente Ben Ali. Il rap sta diventando la canzone della rivolta tunisina.
Intanto segnalo questi due articoli della stampa francese, da Le Monde e Libération.
Editoriale di Le Monde (10.1.2011)
Le silence de Paris sur la tragédie tunisienne
| 10.01.11 | 11h24