Il centro destra della Regione Lazio fa il vuoto sanitario in un quadrante di Roma con oltre 140 mila abitanti: chiude il Pronto Soccorso del Cto (30 mila visite all’anno). Lunedì alle 11,30 mobilitazione di fronte all’ospedale con i rappresentanti dell’XI Municipio (presidente Andrea Catarci).
Chiude il Cto, e intanto si potenzia l’offerta sanitaria cattolica. A San Paolo vanno avanti i lavori contestati del Bambino Gesù e a Trigoria nel Campus biomedico sovvenzioni per un secondo pronto soccorso.
Questo è dunque il piano della Polverini: chiudere il pubblico, incentivare il privato specie se cattolico.
“Gli effetti disastrosi del piano di riordino della sanità laziale, predisposto da Renata Polverini, cominciano a concretizzarsi. Da lunedì prossimo, infatti, il Pronto Soccorso del Cto, nell’ XI Municipio, chiuderà i battenti. Saranno tagliati, inoltre, i posti letto di breve osservazione e di medicina generale, senza che a questa decisione corrisponda un potenziamento dei servizi territoriali.” E’ quanto dichiara Luigi Nieri, Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio regionale del Lazio.
“Si tratta di una delle tante iniziative assunte da Renata Polverini, in qualità di commissario ad acta per la sanità, in totale solitudine. Un territorio con una popolazione di circa 140.000 abitanti viene così privato di servizi sanitari essenziali senza alcun confronto o chiarimento – prosegue Nieri – Stiamo parlando di un Pronto Soccorso che registra più di 30.000 accessi annui. Una decisione grave che mostra, in maniera evidente, l’irragionevolezza di un piano che non tiene minimamente in considerazione le necessità dei territori e che applica tagli indiscriminati all’offerta sanitaria laziale. E’ grave inoltre che la Giunta regionale non abbia provveduto ad avvertire adeguatamente i cittadini in merito alla decisione assunta”.
“Lunedì, dunque, saremo in piazza contro la chiusura del Cto, al fianco di tutti quei cittadini che rischiano di essere seriamente penalizzati da questa decisione – conclude Nieri”.