Xinjiang, ecco il Turchestan degli uiguri (islamici e turcomanni), una regione che il potere centrale di Pechino amministra come fosse il limitrofo Tsientsin. Solo che è migliaia di km lontano, nel cuore dell’Asia, sull’antica via della seta. A tenerla inchiodata a Bejing è solo forse l’ora solare, unica – un mostrum – per tutta la Cina. Un anno fa 156 morti nella capitale dello Xinjiang, la repressione è stata dura. Da qui sono partiti nel ’99 i ventidue uiguri finiti poi a Guantanamo e ora liberati, quasi tutti, con destinazioni surreali di cui parliamo accanto, ai quattro angolo del globo. Ecco alcune foto di questa martoriata provincia a della Cina…