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Scontri a Roma: undici rimessi in libertà. Alemanno protesta e chiede “fermezza”

Conclusa l’udienza preliminare di due sezioni del Tribunale (II e V): undici sono tornati liberi, uno va agli arresti domiciliari. Questo un primo bilancio dei processi per direttissima nei confronti dei 23 arresti del 14 dicembre a Roma. Il tribunale ha confermato gli arresti disponendo i domiciliari per Mario Miliucci (secondo l’accusa trovato con due sassi addosso), la scarcerazione per i genovesi Dario Campagnolo, Emanuele Gatti e Fabrizio Ripoli (per loro ha stabilito il divieto di tornare a Roma), libertà senza misure per il cittadino francese Charlie Plaza e per Edoardo Zanetti, mentre per Patrizio D’Acunzo ha imposto l’obbligo di firma. Il loro processo è fissato il 23 dicembre.

Liberi anche i giovani processati davanti ai giudici della I sezione del tribunale di Roma. Dopo la convalida dell’arresto è stata disposta la remissione in libertà di Michele Luciani, Matteo Angius e Leo Fantoni. Alessandro Zeruoli e Matteo Sordini, invece, dovranno rispettare l’obbligo di firma due volte a settimana. Per tutti e cinque il processo è stato aggiornato al 13 giugno.

Immediata la reazione del sindaco Alemanno che protesta e chiede ai giudici maggiore “fermezza”.

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