Bersani dopo l’affondamento delle primarie, viste evidentemente le critiche, ci ripensa. E ora – alle 20 di stasera – comunica tramite SkyTg24:
“Le primarie di coalizione si possono fare, “riformandole”, ma prima è necessario che si decida di fare la coalizione”. Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a SkyTg24, invitando gli alleati a non “mettere il carro davanti ai buoi”. Il segretario si dice disposto a fare le primarie ma avveete: “Per parlare di primarie di coalizione bisogna che ci sia una coalizione”.
Ora a parte il concetto di riformare le primarie (che vorrà mai dire?) ecco un’evidente retromarcia. Del resto perché non ricordare quanto diceva lui stesso sei mesi fa (11 maggio) e cioè:
“Non apriamo dibattiti sul nulla. Le primarie vanno fatte funzionare, non vanno certo limitate, né tantomeno abolite. Nello Statuto dobbiamo preservarle ed evitare che paradossalmente da strumento prezioso di apertura alla società civile, le primarie possano ripiegare a strumento di autosufficienza del partito. E’ di questo e non di altro che si sta discutendo”.
Infine perché noin ricordare il 26 ottobre 2009? Allora con tre milioni di votanti Bersani fu eletto alle primarie segretario del Ps, contro Franceschini e Marini. O no?
Ecco la news di allora: “Le primarie del Partito Democratico hanno nominato il nuovo segretario che sarà alla guida dello schieramento di opposizione. In 3 milioni si sono recati alle urne, per scegliere tra Dario Franceschini, attuale segretario, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino. A vincere e’ stato l’ex ministro dello Sviluppo Economico del Governo Prodi”.
Dunque, è meglio che Bersani eletto tramite primarie non elimini le primarie per sapere chi deve contrastare Berlusconi. O no?
Insisto: sarà il caso che anche gli iscritti del Pd si facciano sentire…