Promemoria per la Procura della Repubblica di Milano e per la Procura del Tribunale dei Minori doi Milano sul noto affaire. I reati commessi.
False dichiarazioni su identità o su qualità personali. L’articolo 496 del Codice Penale è quello che riguarda il caposcorta di Berlusconi, ex uomo Fiunivest, e lo stesso Silvio Berlusconi.
Con le false dichiarazioni i due hanno fatto valere una ragione di stato, con i suoi corollari tipo “pacta sunt servanda”, superiore all’ordine giudiziario. Questa è un aggravante.
Abuso d’ufficio. Articolo 323 del Codice Penale. Il premier ha utilizzato la propria posizione di presidente del consiglio per commettere un abuso.
Veniamo ai poliziotti della Questura.
Rifiuto di atti d’ufficio. Articolo 328 del Codice Penale. Non ottemperando alle indicazioni del Pm dei Minori vari funzionari, a partire dai due poliziotti della volante che hanno operato portando in Questura la giovane marocchina Karima Rachida, hanno compiuto questo reato.
Le aggravanti derivano dal fatto che la Questura non ha neanche adottato le procedure necessarie che dovevano essere messe in atto dopo la telefonata del Premier.
Il capogabinetto e la sala operativa, con lo stesso Questore, avrebbero infatti dovuto chiedere conferma scritta alla Presidenza del Consiglio su una nota con carta intestata. Non risulta che questo sia stato chiesto.
Il secondo errore compiuto emerge a proposito del fotosegnalamento, quando sono stati appurati i precedenti della ragazza ma soprattutto il fatto che era di origine marocchina e non egiziana.
Infine un reato anche pe Nicole Minetti, la cosiddetta affidataria deella ragazza. La consigliera a cui era stata affidata la giovane non ha provveduto a nessun tipo di vigilanza, permettendone un sostanziale allontanamento.