Brescia, la protesta per l’ immigrazione Blitz della polizia, cariche e scontri
Il Messaggero, 08-11-2010
MILANO (8 novembre) – Ancora momenti di tensione in via San Faustino a Brescia nella zona dove continua la protesta degli immigrati in cima alla gru e dove stamattina all’alba è stato sgomberato il presidio dei manifestanti. Gli stessi manifestanti e le forze dell’ordine sono venuti a contatto più volte e ci sono state azioni di alleggerimento da parte della polizia che ha disperso gli attivisti. Tre le persone fermate per resistenza. È stato portato in questura -potrebbe essere stato arrestato, non solo fermato- anche Umberto Gobbi, portavoce dell’associazione «Diritti per tutti», che stava organizzato il presidio e da un mese si stava battendo per la regolarizzazione degli immigrati. Nel frattempo sulla gru i sei immigrati continuano a camminare avanti e indietro sul braccio della struttura sporgendosi e scandendo slogan tra cui: «Lotta dura senza paura».
Altre cariche con scontri si stanno verificando in via San Faustino a Brescia, le forze dell’ordine hanno disperso i manifestanti che si erano schierati in circa un centinaio, fronteggiando il cordone di sicurezza. Alcuni di loro sono stati portati via con la forza e accompagnati in questura come era avvenuto a più riprese anche questa mattina. Uno dei sei immigrati che manifestano sulla gru a Brescia a 35 metri d’altezza, dopo lo sgombero del presidio, si è messo un cappio al collo assicurando la cima al braccio della struttura. L’uomo è seduto sul braccio della gru con le gambe a penzoloni. I vigili del fuoco, intanto, hanno iniziato le operazioni di collocamento di una rete di protezione sotto la cabina della gru sulla quale si trovano i sei immigrati. Le operazioni di messa in sicurezza sono state interrotte dal lancio di bulloni da parte degli stessi manifestanti. Nel cantiere della metropolitana, in cui è in corso la protesta, è stata portata anche un’ autoscala.
radicali, a Brescia situazione molto tesa dopo blitz
libero, 08-11-2010
Milano, 8 nov. (Adnkronos) – “L’irragionevolezza ha prevalso: da stamattina a Brescia si e’ deciso di risolvere con la forza l’occupazione che dura da 9 giorni di una gru da parte di migranti frodati dalla cosidetta sanatoria colf-badanti. E’ stato sgomberato il presidio sotto la gru con cariche e arresti”. E’ quanto denunciano i parlamentari radicali Rita bernardini e Marco Perduca.
“La situazione e’ estremamente tesa e noi radicali che abbiamo seguito quest’iniziativa sin dall’inizio e abbiamo partecipato anche al corteo di sabato 6 novembre avevamo detto che l’unica soluzione doveva essere il dialogo con questi migranti esasperati dall’insipienza della legge di regolarizzaione di una sola categopria di lavoratori e chiedevamo se, infine, il ministro Maroni non ritenesse fosse arrivato il momento di ridiscutere le diverse posizioni dei migranti di Brescia, per giungere a un accordo rispettoso dei diritti umani”.
“A questo punto -concludono- lo chiediamo con sempre piu’ urgenza, a maggior ragione avendo ascoltato durante la manifestazione di sabato gli slogan nonviolenti che la caratterizzavano. Non si puo’ portare all’esasperazione delle persone che hanno scelto una forma nonviolenta di azione per i propri diritti e naturalmente pur comprendendo la disperazione dei migranti sulla gru li invitiamo a continuare a resistere in modo nonnviolento senza compiere gesti irreparabili”.