Dentro la Curia non poteva non vederlo. Appena entrato nella mostra “I due imperi” – la parte aperta dentro i Fori nella Curia senatoriale, con una trentina di pezzi romani e cinesi, la seconda parte verrà inaugurata più avanti a Palazzo Venezia – il premier cinese Wen Jiabao (nella foto con Hu Jintao) è restato per un momento interdetto. Poi ha tirato avanti e ha soprasseduto. Il peggio doveva ancora venire il giorno dopo con il premio Nobel a Oslo al dissidente incarcerato Lui Xiabo.
Proiezioni Che cosa ha colpito il presidente Jintao a Roma? Un pannello, già esposto a Milano, con l’Europa e l’Asia per evidenziare la conformazione dei due imperi, quello romano e quello cinese nato con i Qin e gli Han. Qual è il problema? La proiezione del mondo adottata. Grande l’Europa, enorme l’Africa, piccola l’Asia. Perciò grande e esteso l’impero romano, più grande in ogni caso di quello cinese. Ma, come si è anticipato, il peggio doveva ancora venire da quel piccolo staterello freddo e con scarsa popolazione del Nord Europa, la Norvegia…