E’ la fine della festa del Sukkot ebraico, la “Festa delle capanne”, una delle grandi feste della comunità ebraica. La festa di Sukkot ricorda la vita del popolo di Israele nel deserto durante il viaggio verso la terra promessa, la terra d’Israele. Il pellegrinaggio nel deserto gli ebrei vivevano in capanne. La Torah prescrive agli ebrei di utilizzare, per la festa, quattro specie di vegetali: un ramo di palma “il lulav”, un cedro “l’etrog”, un ramo di mirto e un ramo di salice. Nelle case si insegna ai bambini che cosa vuol dire una capanna.
Poi c’è Berlusconi e lui ha il suo modo di celebrare queste cose. Lo fa con una barzelletta sugli ebrei davanti a un gruppo di giovani del Pdl che naturalmente apprezzano e ridono. Peccato che questa intimità in via del Plebiscito, con questo sapore di antisemitismo da baretto, sia stata violata l’altra sera da un cameraman di Repubblica tv. Bravo Francesco Cocco. Vedere su Repubblica.it.
P.S.: Ciarrapico non è solo, i suoi pensierini sulla kippah sono evidentemente condivisi…