Due volte sindaco, il primo vero sindaco di Roma, un garibaldino, Luigi Pianciani. Costruì case per i più bisognosi, fece le prime condotte mediche, i dormitori pubblici, le scuole serali, le cucine economiche. Mise gli Omnibus, risanò le fogne, portò l’acqua, isolò il Pantheon, mise i marciapiedi in varie arterie come il Corso, avviò la passeggiata del Pincio, istituì cinque macelli comunali.
Fu lui a fare il primo piano regolatore e ad avviare l’urbanizzazione di Prati. Fece case oltre Testaccio. In Campidoglio inaugurò un registro per le richieste e le lamenmele, aperto a tutti.
Diceva di aver trovato Roma come “una ricca locanda da forestieri”.
Diceva anche: “Roma non può essere la sagrestia del Papa”.
Fu sindaco dal 1872 al 1874 e poi dal 1881 al 1882.
Qualcuno avrà il coraggio di ricordarlo in questi giorni in cui si celebrano i 140 anni del Comune di Roma?