Un tizio si sente diffamato da alcuni articoli apparsi su di un blog. Il tizio si rivolge alla procura della Repubblica per la quale opera in qualità di consulente e ottiene il sequestro cautelare dell’intero blog invece che dei soli articoli da lui ritenuti diffamatori.
Riprendo dal Blog “Giustizia intelligente” questa vicenda che indipendentemente dall’argomeno (la pedofilia) ripropone i rischi di un fosco scenario di bavagli anticipatori di quello che puyò diventare ora legge coil ddl sulle intercettazioni.
Il 29 Giugno è stato oscurato il blog de “Il Giustiziere – La fabbrica dei mostri” (link).
L’azione è conseguente a querela di Massimiliano Frassi, presidente della associazione antipedofilia Prometeo onlus, il quale si è dichiarato diffamato da alcuni articoli pubblicati nel blog.
L’ordinanza di sequestro preventivo è stata disposta dal Tribunale di Bergamo e firmata dal GIP Bianca Maria Bianchi, su richiesta dei sostituti della procura di Bergamo. La stessa procura che lavora “a stretto contatto” con Frassi, che lo utilizza come consulente esterno, che partecipa ai suoi convegni ed allo scambio di premi, che indaga sulle sue segnalazioni (a cominciare da quella di satanismo pedofilo contro le due suore di Cazzano San Andrea, recentemente assolte dopo un incubo giudiziario durato 9 anni).
Non passi inosservato che il provvedimento della GIP Bianchi, anziché rimuovere solo gli articoli denunciati dalla persona offesa (una decina), ha disposto l’oscuramento integrale e la rimozione del blog. Un provvedimento illiberale ed inaudito, basato su una motivazione ancor più inaccettabile: togliere la libera disponibilità del blog al suo proprietario, per evitare che egli possa reiterare diffamazione, ma anche affinché egli non possa commentare la denuncia di Frassi ed il sequestro (lo dice esplicitamente l’ordinanza, non è un nostro incubo fascista).
• [Un precedente articolo del blog del Giustiziere venne infatti già sequestrato nel maggio 2007 su richiesta della PM Carmen Pugliese (già premio “amici di Prometeo”) e resta oscurato da anni senza che sia mai stata fornita l’occasione al blogger di discutere il caso in un’aula. Nel post “Affettuosità” (oggi oscurato, ma ancora visibile via cache di Google) egli commentò pubblicamente la vicenda e la inopportuna frequentazione tra sostituto procuratore e persona offesa, ma questo “contegno” non sembra essere ancora andato giù alla Procura di Bergamo].
L’istanza di sequestro avanzata stavolta dal PM Giancarlo Mancusi, imputa al blogger di avere offeso Massimiliano Frassi, accusandolo:
• di usare cinicamente la pedofilia, o meglio il suo archetipo culturale, per auto promuoversi;
• di aver suggestionato i genitori dei bambini asseritamente vittime di abusi sessuali “con false informazioni di inesistenti sette sataniche” [ad es. si confronti con la bufala del libro di Frassi sulle presunte terrificanti “scuole di preparazione delle vittime per i pedofili”, o con le bufale sul Satanic Ritual Abuse che Frassi raccontava a Montecitorio, presenti alcuni genitori di Rignano Flaminio e Vallo della Lucania, che l’abusologo saluta al termine del suo intervento];
• di aver “certificato abusi mai subiti”.
Come negarlo? Fatta salva la valutazione soggettiva sul cinismo, gli altri fatti sono palesi e già ampiamente dimostrati anche in sentenze come quella sul panico satanista all’asilo Sorelli di Brescia, che ha dimostrato l’azione inducente di Frassi sulle famiglie che si erano rivolte alla consulenza di Prometeo onlus, la quale pubblicamente gestisce un “centro di ascolto” per la “preparazione del bambino al colloquio e alle udienze in tribunale” (brividi…).
Dove starebbe dunque la diffamazione?
Viene da domandarsi piuttosto perchè quegli stessi fatti non siano mai stati oggetto di una indagine interna delle autorità giudiziarie bergamasche, le quali dovrebbero mostrare attenzione per le teorie ed il curriculum dei propri consulenti.
Con l’oscuramento integrale del blog del Giustiziere, spariscono dalla disponibilità del pubblico non solo gli articoli che Frassi ha giudicato offensivi e chiesto di punire, ma anche tutte le altre interessanti inchieste del Giustiziere sulle vicende nostrane di malagiustizia e abuso di potere da parte delle procure. Guarda caso.
UPDATE: Suonano profetiche a tale proposito le dichiarazioni dell’avv. Andrea Monti, presidente di Alcei, a commento del sequestro disposto dallo stesso PM Mancusi verso il celebre sito The Pirate Bay (da Repubblica del 13-08-08)
• “Se passa questo principio, è una pistola alla tempia di qualsiasi fornitore di contenuti su Internet, anche Google o siti di notizie, che potrebbero trovarsi oscurati solo in base a un semplice sospetto, prima del processo”.
E’ esattamente ciò che sta avvenendo ed i primi a beneficiarne sono i permalosi consulenti della stessa procura di Bergamo.
Il Giustiziere ha comunque aperto un nuovo blog, solo per informare sull’andamento della vicenda.
Il nostro blog esprime piena solidarietà a Stefano Zanetti e l’augurio che presto tutto venga chiarito ed il suo interessante e documentato blog torni visibile al pubblico.
Riteniamo che gli articoli incriminati contenessero solo contestazioni lecite e ben documentate contro Massimiliano Frassi, il quale dovrebbe imparare a rispondere civilmente e nel merito ai suoi tanti contestatori, invece di contare sulle proprie entrature per tappargli la bocca.
Nel frattempo, il nostro spazio commenti è a disposizione del Giustiziere, se lo desidera, per proseguire a tenerci informati su certe vicende di malagiustizia come solo lui sa fare.
Altre fonti sulla vicenda:
• da Punto Informatico (26-07-10): “Italia, sequestro è prevenzione”
• dal blog di Guido Scorza (24-07-10): “Blog-sequestri: Cina aspettaci!”
• da Il Post (20-07-10): “I professionisti dell’antipedofilia”
• da L’Unità (19-07-10): “Il blog degli orrori”
• dal blog Leonardo (08-07-10): “Sequestraci questo”