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Cesano, i genitori dei bimbi ammalati scrivono al Papa

RADIO VATICANA

Elettrosmog, i genitori delle vittime
scrivono al Papa: sospendere trasmissioni

Dopo la perizia del gip che stabilisce un nesso tra i decessi per leucemia e le antenne di Radio Vaticana, da Cesano la lettera al Pontefice

ROMA – « Santità, noi, che oggi ci permettiamo di rivolgerci alla Sua Santità, siamo genitori provati dal dolore per i nostri figli. Alcuni di noi se li sono visti strappare in tenera età dalla leucemia infantile, altri, più fortunati, hanno visto loro negata la serenità dell’infanzia, trascorsa tra ospedali e delicati interventi…». I genitori di Cesano, il paese alle porte di Roma confinante con gli impianti della Radio Vaticana, hanno scritto una lettera al Papa. Ricordanoi risultati della perizia che è stata resa nota da poco nel nuovo procedimento per omicidio colposointentato contro i vertici della radio pontificia.
LA RICHIESTA – «Le chiediamo, Santità, in ragione del medesimo senso di umana partecipazione che ha sempre ispirato i Suoi atti, di voler valutare l’opportunità di sospendere l’utilizzazione degli impianti di Santa Maria di Galeria almeno fino a quando non sia maturato nel mondo scientifico una ragionevole certezza sugli effetti delle onde elettromagnetiche sui bambini…», scrivono i genitori dei 19 bambini colpiti dalla leucemia, un dato che oltre dieci anni fu già dichiarato “anomalo” dalla prima indagine epidemiologica effettuata dal servizio dell’Asl.
IL COMITATO «BAMBINI SENZA ONDE» – A rendere pubblica la lettera è Augusto Rossi, il papà che molti anni fa decise di condividere nel paese il dramma di una figlia ammalata, lo fece affiggendo accanto alla porta del forno un manifesto scritto a mano in cui si invitavano i residenti colpiti dallo stesso tipo di malattie a incontrarsi. «Era il 1998 – spiega Augusto Rossi -. Eravamo andati a vivere nel paese tre anni prima, nel ’96 mia figlia che era piccolissima si ammalò, ad ematologia dell’Umberto I dove fu ricoverata scoprimmo nei lettini vicini altri due bimbi colpiti da leucemia, due bimbi di Cesano, Giulia e Francesco che ora purtroppo non ci sono più». Il comitato che sorse – “Bambini senza onde” – raccolse rapidamente buona parte del paese, al primo incontro con il presidente della XX circoscrizione i cesanesi scoprirono che c’erano già grossi faldoni accumulati sul problema delle potenti trasmissioni in onde corte della Radio del Vaticano, emissioni che furono controllate solo in seguito dall’Asl Rme con la scoperta di una situazione fuori controllo: 18 volt metro intorno alle abitazioni più vicine all’impianto radiofonico. Scattò allora la denuncia che ha portato al primo processo al termine del quale Costantino Pacifici e il cardinale Tucci, i due imputati superstiti (Pasquale Borgomeo, direttore della radio, era nel frattempo deceduto) sono stati condannati al risarcimento in sede civile con prescrizione però del reato di “getto pericoloso di cose”. La perizia attuale è scaturita invece da un nuovo grado di giudizio che su iniziativa dei Pm Pesci ed Amendola procede per omicidio colposo nei confronti dei vertici della radio pontificia. La perizia consegnata da poco, che stabilisce il nesso tra emissioni radiofoniche e malattie oncologiche infantili, è stata ordinata cinque anni fa.
Paolo Brogi
14 luglio 2010© Corriere della Sera RIPRODUZIONE RISERVATA

La lettera al papa dei genitori dei 19 bambini colpiti dalla leucemia

«Le richiediamo di prendere posizione sulle responsabilità individuali oggetto del procedimento penale in corso»

Santità,
noi, che oggi ci permettiamo di rivolgerci alla Sua Santità, siamo genitori provati dal dolore per i nostri figli. Alcuni di noi se li sono visti strappare in tenera età dalla leucemia infantile, altri, più fortunati, hanno visto loro negata la serenità dell’infanzia, trascorsa tra ospedali e delicati interventi.
È notizia di questi giorni che un accertamento tecnico, condotto in una sede giudiziaria con spirito neutrale ed animo sereno da un esperto scelto da un giudice terzo, ha rilevato l’evidenza scientifica che la vicinanza delle nostre abitazioni agli impianti di Radio Vaticana ha contribuito ad aumentare il rischio di ammalarsi per i nostri figli, troppo a lungo esposti, inermi ed inconsapevoli (alcuni ancora nel grembo materno), alle insidie sconosciute delle onde elettromagnetiche che scaturivano dalla quella stazione radio. Non abbiamo né la presunzione né la competenza per intrattenerLa sulle problematiche tecniche che la complessa questione investe e tanto meno Le richiediamo di prendere posizione sulle responsabilità individuali oggetto del procedimento penale in corso.
Le chiediamo, tuttavia, che la Chiesa non rimanga sorda all’allarme che, oggettivamente, l’esito di questo autorevole accertamento diffonde e che eviti, per il futuro, il rischio di concorrere a causare una maggiore diffusione della leucemia infantile. Le chiediamo, Santità, in ragione del medesimo senso di umana partecipazione che ha sempre ispirato i Suoi atti, di voler valutare l’opportunità di sospendere l’utilizzazione degli impianti di Santa Maria di Galeria almeno fino a quando non sia maturato nel mondo scientifico una ragionevole certezza sugli effetti delle onde elettromagnetiche sui bambini. Una misura provvisoria che, con il ricorso ad alternative e non meno efficienti tecnologie, non impedirebbe alla Chiesa di raggiungere i suoi fedeli sparsi nel mondo ma che con certezza potrà evitare che un domani tornino ad essere attuali, rivolte ad altri genitori, le Sue stesse parole: “molti di voi avete sperimentato che, quando eravate sufficientemente coraggiosi per parlare di quanto vi era accaduto, nessuno vi ascoltava … è comprensibile che voi troviate difficile perdonare o essere riconciliati con la Chiesa”.
Con fiducia nel Suo paterno ascolto, Le inviamo i nostri sentimenti di filiale devozione.
A nome dei genitori dei 19 bambini colpiti dalla leucemia nei dintorni di Radio Vaticana

14 luglio 2010

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