SCRITTO DA FREE GAZA TEAM | 07 GIUGNO 2010
Per tre giorni, mentre erano imprigionati e impossibilitati a parlare direttamente, Israele ha presentato il massacro contro i civili, passeggeri della Mavi Marmara come autodifesa contro un “linciaggio”. Ora che i passeggeri stanno ritornando nei loro paesi di origine, la comunità globale inizia ad ascoltare una storia completamente diversa, non solo rispetto all’incidente ma anche rispetto al trattamento ricevuto una volta in prigione.
A bordo della Mavi Marmara
Iara Lee
Filmmker Brasiliano( ora abita a San Francisco)
“(L’attacco ) è stato una sorpresa, perchè è accaduto nel mezzo della notte, al buio, in acque internazionali, perchè sapevamo che ci sarbbe stato un confronto, ma non in acque internazionali. La loro prima tattica è stata quella di tagliare tutte le nostre comunicazioni satellitari e poi hanno attaccato. Tutto ciò che ho visto con i miei occhi è stato : sparare. Sono saliti a bordo e hanno iniziato a sparare alla gente.”
“Pensavamo che colpissero le persone alle gambe, che sparassero in aria, solo per intimidire la gente, ma sparavano direttamente,” “Alcuni di loro sparavano alla testa della gente. Molte persone sono state assassinate, è stato inimmaginabile.”
Norman Paech
Parlamentare Tedesco in pensione e Professore
“Non eravamo preparati in alcun modo a combattere. Non lo avevamo neanche considerato perchè sapevamo benissimo che non avremmo avuto nessuna possibilità contro soldati come quelli.”
“Il governo Israeliano giustifica il raid dicendo che sono stati attaccati. Non è assolutamente questo il caso.”
Inge Hoeger
Parlamentare Tedesco
“Ci siamo sentiti come se fossimo in guerra, come se fossimo stati catturati.” “Nessuno aveva un’arma.”
Annette Groth
Parlamentare Tedesco
“La pretesa israeliana che i suoi commandos avessero agito per legittima difesa, è ‘ridicolo'”.
“E’ sato come in guerra, “Avevano pistole, armi Taser, certi tipi di lacrimogeni e altre armi, in confronto a due stecche e mezzo di legno che avevamo noi. Parlare di legittima difesa è ridicolo. “
“Lo scandalo è che noi possiamo contrastare le immagini che ha Israele solo con parole,” gli Israeliani hanno confiscato tutte le telecamere, computer e cellulari di tutti i passeggeri.
Sarah Colborne
United Kingdom
“I militari Israeliani hanno ammanettato i membri del team medico degli attivisti, che erano stati impegnati a curare i feriti. E’ stato terribile.. se parlavi ti puntavano la pistola.”
“Abbiamo scritto un segnale in ebraico che diceva ‘SOS! Abbiamo bisogno di assistenza medica. La gente sta morendo. Hanin Zoabi,un membro del Knesset, un membro Israeliano del Knesset , ha portato quel cartello dalla parte anteriore a quella posteriore della barca, i soldati l’hanno presa di mira. Le hanno ordinato di tornare indetro.”
Haneen Zuaby
Ministro, Israeli Knesset
“La marina Israeliana ha sparato alla nave cinque minuti prima che i commandos scendessero dalle corde che sono calate dagli elicotteri. “
Il legislatore Arabo-Israeliano ha detto che i militari Israeliani l’hanno ignorata mentre diceva che avevano bisogno di assitenza medica per due persone gravemente ferite, che poi sono morte dissanguate.
Matthias Gardel
Acclamato Accademico Svedese
“Le persone non erano autorizzate ad andare in bagno, le hanno costrette a farsela nei vestiti”. Gardel era particolarmente orripilato per essere stato testimone diretto di un uomo di 50 anni ferito malamente, che le truppe Israeliane hanno costrett a rimanere all’aperto. “Improvvisamente il suo occhio destro è esploso in un getto di sangue e una massa indistinta di qualcosa è uscito fuori”.
Jamal El-Shayyal
Giornalista di Al Jazeera
“…quando è iniziato l’attacco io ero sul ponte superiore ed entro pochi minuti sono hanno iniziato a sparare da sopra la nave, da sopra, da dove erano gli elicotteri.”
“I primi spari sono stati una sorta di granate acustiche. E’ stato sparato anche del gas lacrimogeno oltre a proiettili d’acciaio rivestiti di gomma. Sono stati sparati inizialmente e proiettili veri sono iniziati ad arrivare meno di cinque minuti dopo, dopo gli spari iniziali. “
“Sicuramente hanno sparato dall’alto perchè una delle persone uccise è stata colpita chiaramente dall’alto. Lui è … il proiettile l’ha colpito nella parte superiore della testa. Hanno sparato anche dal mare. La maggior parte degli spari provenienti inizialmente dal mare erano candelotti lacrimogeni e granate acustiche. Ma poi sono arrivati i proiettili veri.”
“Non ho dubbi su quanto ho visto e cioè che proiettili veri sono stati sparati prima che qualsiasi soldato Israeliano arrivasse sul ponte.”
(Dal ponte superiore,) “potevo quasi vedere i soldati puntare le loro armi verso il basso attraverso specie di buchi del compartimento sul fondo dell’elicottero, sparando quasi indiscriminatamente senza neanche guardare dove stessero sparando e quei proiettili erano definitivamente proiettili veri.”
“Un membro del Knesset si è avvicinato ai soldati Israeliani dicendo che avevamo feriti, diceva che c’erano feriti, pe favore venite a prenderli. Ma gli Israeliani si sono rifiutati di farlo. Tre ore dopo tutti e tre i feriti erano morti perchè nessuno era venuto a prenderli. “
A bordo del Free Mediterranean
Michalis Grigoropoulos (Greek)
Membro del’equipaggio
“I commandos stavano già usando gas lacrimogeni e sparando proiettili veri quando sono atterrati sul ponte.” “Non abbiamo opposto resistenza, non avremmo potuto anche se avessimo voluto.” “Hanno usato armi ad elettroshock su acuni attivisti”
Mentre eravamo in prigione in Israele : “due attivisti Greci sono stati picchiati.”
A bordo del Challenger I
Huwaida Arraf
Americana, Presidente Free Gaza
“Hanno iniziato a picchiare le persone. La mia testa è stata sbattuta sul pavimento e sono saliti sulla mia testa. In seguito mi hanno ammanettato e hanno mi hanno messo una busta intorno alla testa. Hanno fatto questo a tutti.”
Sulla prigionia: “Ho chiesto di restituirmi almeno (gli effetti personali) , hanno rifiutato e mi hanno letteralmente costretta a salire su un veicolo della polizia, sollevandomi per i capelli, le mani e i piedi e picchiandomi per costringermi a salire sul veicolo. Hanno guidato fuori dal porto, fermato la macchina da qualche parte, non sono sicura di dove fosse perchè ero un pò disorientata dopo essere stata colpita in faccia e sulla mascella, poi hanno aperto la porta e mi hanno sbattuta fuori dal veicolo.” “Penso di essere svenuta per un pò, perchè la cosa seguente che ricordo era un medico che metteva su un’ambulanza. Sono stata trasportata in un ospedale, mi hanno controllato e rilasciato qualche ora dopo.”
Alex Harrison
Attivista UK
“Abbiamo visto gli elicotteri abbassarsi e abbiamo sentito spari veri iniziare. Non mi ero resa conto completamente che stessero usando proiettili veri… ma iniziava a circolare che (stavano usando) proiettili veri.”
Riferendosi alla sua barca : “Due donne sono state incappucciate, avevano gli occhi bendati.” Gli Israeliani hanno usato proiettili di gomma, bombe acustiche e taser contro di loro.”Noi eravamo in piedi e cercavamo di ostacolare gli uomini armati e mascherati e non abbiamo utilizzato nessun altro tipo di difesa, ma loro hanno usato comunque la violenza.”
Fiachra O Luain
Ul
sterman (Ireland)
Doppia cittadinanza Americana
Sono stato “brutalizzato” mentre ero in una cella presso l’aeroporto di Ben Gurion airport ed ho lividi in tutto il mio corpo per questo.
“Non appena uno di loro mi ha afferrato, mi sono saltati addosso in circa 15 o 20, mi hanno preso a calci, pugni non appena sono caduto a terra,” “Mi hanno tenuto la mano sotto tensione tentando di rompermi le dita.” Ha detto di aver avuto paura di perdere la vita duante il periodo in cella e ad un certo punto ha chiesto di vedere un Rabbino. “Ho chiesto di vedere un Rabbino e mi hanno risposto che avrei visto un Rabbino quando mi avrebbero ucciso.”
“Ho visto cosa hanno fatto. Io ero sulla prua della Challenger 1 e sparavano proiettili veri direttamente dal basso e dagli elicotteri. Uno degli uomini è stato colpito in testa, Un altro uomo è stato colpito da un proiettile diritto in mezzo agli occhiI a bruciapelo.”
Dr. Fintan Lane
Ireland
“Quando hanno abbordato la nostra barca, noi abbiamo resistito in maniera totalmente pacifica. Io mi sono seduto per terra ed ho provato a ragionare con loro, ma i commandos Israeliani ci hanno attaccato fisicamente. Fiachra Ó Luain (vedi sopra) è stato trascinato per terra ed io avevo una pistola puntata in faccia da un commando urlante. La sua paranoia era così intensa che io ho temuto veramente per la mia vita.”
Riguardo il trattamento durante la prigionia: “Non volevo collaborare in condizioni di detenzione illegale (dandogli il passaporto) così mi hanno assalito fisicamente, le mie braccia sono state dolorosamente piegate dietro la schiena per un lungo tempo. Ken O’Keefe, il passeggero Irlandese-Americano, ha preso molte botte dalle mani dei funzionari della sicurezza presso l’aeroporto di Tel Aviv prima dell’imbarco, e le sue ferite erano così brutte che avrebbero dovuto ricoverarlo in ospedale a Tel Aviv.”
Shane Dillon
Irlanda
“Gli Israeliani hanno usato armi da fuoco, tasers, hanno assaltato le persone con il calcio dei fucili, hanno buttato persone a terra e ci sono saliti sopra. ”
C’era un sistema di controllo screening e un segnalatore elettronico a bordo della nave più grande della flotilla, la Mavi Marmara, per controllare se i passeggeri avessero armi. “Tutte le armi che le forze di difesa Israeliane hanno mostrato sono parte dell’equipaggiamento tipico che ha a bordo qualsiasi nave.”
“C’era un coltello da cambusa. Hanno mostrato anche un martello, che si trova in un qualsiasi mercantile per cavi da ancora etc. (Kate) Geraghty, una fotografa che ha vinto premi, è stata aggredita nonostante avesse spiegato che era un giornalista accreditato. “Stava semplicemente svolgendo il proprio dovere di giornalista. Ha detto loro che era una fotografa bona fide. E’ stata semplicemente attaccata.”
Kate Geraghty
Irlandese (vive in Australia)
L’attacco Israeliano è stato piuttosto “intenso” ”Mi ha fatto male (l’attacco con il Taser) e mi sono sentita male.’
Geraghty stava provando a invare foto prima che la barca su cui si trovava fosse presa.
Una volta che i commandos hanno abbordato la barca, una delle loro prime azioni è stata quella di prendere possesso di tutti gli strumenti di comunicazione, telecamere e memory cards.
A bordo della Sfendoni
Janet Kobren
Insegnante di Matematica in pensione (Americana, Ebrea)
A proposito della detenzione: “E’ stata una lunga e terribile esperienza, molto disagevole.” Abbiamo visto “occasionalmente” passeggeri venire picchiati dagli Israeliani prima di metterli sugli aerei.”
Gene St. Onge
Ingegnere Strutturale Americano
“Questo non è stato pacifico. Mi hanno dato calci in testa…. Quando i commandos sono saltati sulla barca abbiamo cercato di proteggere la plancia e il capitano. Ci siamo ammassati dentro al posto dove era il capitano. Io non ci sono riuscito perchè cercavo di proteggere un’altra parte della barca. Quando sono arrivato lì ho visto che il capitano veniva preso e picchiato. Riporta ferite piuttosto serie anche se penso che se la caverà. Ha un timpano forato un infortunio alla schiena e al collo. Nel frattempo, mentre cercavo di entrare, sono stato sbattuto sul punte un paio di volte. Uno dei miei nuovi amici, e ne ho conosciuti tanti su questa nave, Mehdi, un Arabo Libanese che vive in Europa è stato colpito all’occhio destro con il calcio di un fucile. E’ caduto sul ponte, si contorceva dal dolore, cercando di andarsene, ma continuavano a prenderlo a calci. Quando ho visto questo, ho cercato di avvicinarmi a lui. Gridavo :”Lasciatelo stare!” hanno iniziato a spingermi indietro. Alla fine ho cercato di proteggerlo. Ma a quel punto sono stato colpito col fucile o qualcosa. Sanguinavo. Mi hanno ammanettato.”
A bordo della Sophia
Henning Mankell
Scittore di Best-Seller Svedese
“Abbiamo visto queste gommoni neri arrivar con su commando di soldati mascherati… sono saliti a bordo. Erano molto aggressivi.. c’era un uomo anziano tra la l’equipaggio, forse era un pò lento, gli hanno sparato su un braccio con una pistola elettrica che fa molto, molto male…hanno sparato ad un altro uomo con proiettili di gomma.”
I soldati hanno ispezionato la barca ed uno è tornato subito indietro dicendo che avevano trovato armi. “Ho 24 testimoni per questo, ha mostrato il mio rasoio, una lametta monouso, un taglierino che ha trovato in cucina,” “Tutti i miei averi sono stati presi. Hanno rubato la mia cinepresa, il mio telefono..persino i calzini.”
“Io penso che i soldati Israeliani siano partiti con l’intenzione di uccidere.” “Se avessero voluto solo fermarci avrebbero potuto attaccare il nostro timone o la nostra elica, ma hanno preferito inviare commandos di soldati per attaccarci. Israele ha scelto di fare così.”
Dror Feiler
Artista Svedese nato in Israele
Feiler dice di aver provato a parlare con i soldati Israeliani a bordo della barca, ma è stato picchiato.