Perquisita e fatta spogliare una cronista di Libero, Roberta Catania, “rea” di aver pubblicato verbali di Bertolaso. La cronista ha dichiarato di non voler rivelare la sua fonte. Resta questo spogliarello imposto, con bontà loro la presenza di una carabiniere donna. Cosa cercavano per conto della Procura di Perugia? Il tatuaggio del nome della fonte? I verbali incollati a pelle? Un microfilm come nelle pellicole di James Bond? Cosa cercavano sul corpo della cronista, non si capisce. E davvero l’input della Procura prevedeva di far denudare la perquisita? Forse volevano solo eseguire l’atto. Così il cronista o la cronista capiscono. Chissà. Oppure l’atmosfera da massaggi ecc ha pervaso lo stesso spirito delle inchieste. Solidarietà a Roberta Catania. Ma l’Ordine che dice? E la Fnsi? Tutto regolare?