All’Aquila l’arcivescovo Molinari ha attaccato il popolo delle carriole, mentre il vice Monsignor D’Ercole sta col popolo delle carriole. Qui di seguioo le affermazioni fatte da Molinari a Il Centro e la risposta di uno del popolo delle carriole pubblicata dal blog Stazione Mir.
Il vescovo senza carriola
‘Molti partiti cercano di piegare la dottrina sociale della Chiesa al loro punto di vista
e questo non va bene. Lo ha detto l’arcivescovo dell’Aquila,
Giuseppe Molinari, a margine della conferenza di presentazione
di una serie di iniziative culturali promosse dalla Diocesi e
dall’Atam. Se i cristiani che vogliono seguire questa dottrina
lo facessero con coerenza – ha commentato – allora ci
ritroveremmo tutti d’accordo, purtroppo alle volte ognuno tira
l’acqua al proprio mulino¯.
Per l’arcivescovo, è’ importante andare a votare, perchè
non bisogna rinunciare a un diritto negato in altre parti del
mondo¯. E poi una valutazione sul movimento delle carriole:
Vorrei capire un po’ meglio se il popolo delle carriole è fatto da tutti aquilani – ha spiegato – se lo fanno per portare
avanti la causa aquilana o se c’è qualcuno da fuori che si
intromette¯. Non possiamo illuderci – ha proseguito – di
risolvere il problema delle macerie, certo è che come segno,
come richiamo all’attualità è una cosa buona, ma serve un
appello a tutti gli amministratori e ai politici per cercare di
aggredire il problema¯.
Risposta su Stazione Mir:
LETTERA APERTA AL VESCOVO MOLINARI
31 03 2010