E’ morto Antonio Carpené, il signore del prosecco (sopra a sinistra). Una vita e una famiglia dedicate alle bollicine. Aveva 96 anni ed era stato tra gli undici fondatori, nel ’62, del consorzio del prosecco. Si chiamava, non a caso, Antonio. Come il suo antenato (sopra a destra) , il primo della serie Carpené, Antonio come lui, un mazziniano. Antonio Carpené mazziniano figura centrale dell’800 era stato un enologo e un fervente patriota risorgimentale. Scienziato progressista ebbe contatti con Koch e con Pasteur, si prodigò per il superamento dell’arretratezza agricola e per il rinnovamento degli antiquati sistemi di coltivazione della vite, in uso in quei tempi in Italia. Diede un decisivo contributo alla formazione della scuola enologica di Conegliano. Perché ricordare tutto ciò oggi? Per ricordare che c’è stato anche un Veneto migliore di quello attuale, un Veneto di cui l’ultimo dei Carpené era a suo modo ancora un rappresentante.