Dal Corriere online del 10.4.2010:
Padre David Pearce fu poi condannato a 8 anni di carcere
Il Times accusa: «Il primate della Chiesa d’Inghilterra protesse un prete pedofilo»
Inchiesta del quotidiano britannico: Nichols non fece niente per rimuovere un sacerdote poi arrestato
Il primate della Chiesa d’Inghilterra Vincent Nichols (Epa) |
MILANO – Il capo della chiesa cattolica d’Inghilterra e Galles è stato responsabile di un sistema per la protezione dei minori che ha permesso ad un prete pedofilo di continuare a commettere abusi nonostante ripetute segnalazioni da parte delle vittime. Lo sostiene il Times di Londra quale conclusione di un’inchiesta condotta dallo stesso quotidiano.
L’INCHIESTA – L’arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, attuale primate della chiesa cattolica d’Inghilterra e Galles, ha presieduto dal 2001 al 2008 un’istituzione cattolica attiva nell’assistenza di minori (Catholic Office for the Protection of Children and Vulnerable Adults – Copca) proprio mentre un prete pedofilo, David Pearce, era oggetto di indagini da parte della chiesa e della polizia. Ma l’ufficio che faceva capo a Nichols non è mai intervenuto, al punto che, nel 2006, nonostante l’Alta Corte avesse stabilito il risarcimento per danni ad una delle vittime di Pearce, il monaco benedettino mantenne la sua funzione alla Ealing Abbey, parrocchia dell’ovest di Londra, fino al 2008, quando fu arrestato. Pearce, 68 anni, ex preside della prestigiosa St. Benedict’s School (Ealing), è stato condannato a otto anni di prigione dopo aver ammesso una serie di reati a sfondo sessuale in abusi a studenti adolescenti durante i 35 anni alla Ealing Abbey. L’arcivescovo Nichols ha negato di essere stato al corrente del caso Pierce durante il periodo in cui era responsabile del Copca, scrive ancora il Times. Fonti all’interno della Chiesa affermano che Nichols non fosse a conoscenza di tutti i dettagli della vicenda legata agli abusi prima di diventare primate d’Inghilterra lo scorso anno, sostituendo il cardinale Cormac Murphy-O’ Connor a Westminster. Quest’ultimo, tuttavia, era a conoscenza delle accuse, secondo quanto afferma un suo portavoce.
10 aprile 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA