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Regina Coeli, in due per cella i detenuti eccellenti (gli altri in 6 o 8): uno di Fastweb e uno della Protezione Civile

“A Regina Coeli – riferisce la consigliera regionale Anna Pizzo andata oggi in visita nel carcere di Regina Coeli – ho avuto modo di incontrare anche alcune persone detenute nell’ambito delle inchieste su Fastweb e sulla Protezione civile. In particolare, Angelo Balducci, fino a pochi mesi fa vice del sottosegretario Guido Bertolaso al vertice della Protezione civile e oggi presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Nella cella con lui, Aurelio Gionta, implicato nell’inchiesta Fastweb. Il criterio con cui sono stati suddivisi gli imputati “mediatici” è stato quello di assegnare celle doppie che detenessero un “rappresentante” del “caso” protezione civile e uno del “caso” Fastweb. In una cella adiacente, infatti, sono stati messi assieme l’imprenditore Diego Anemone in relazione al caso di presunta corruzione di Guido Bertolaso e Carlo Focarelli (ideatore, secondo i pm, della truffa da 365 milioni ai danni del fisco) mentre Gennaro Mokbel (l’imprenditore romano che, secondo gli inquirenti, sarebbe a capo dell’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio) è tuttora in isolamento”.

“Oggi era giorno di interrogatori – ha commentato la consigliera regionale Anna Pizzo – e per questo i detenuti erano particolarmente sotto pressione. Hanno dichiarato di essere in buone condizioni fisiche anche se hanno lamentato di poter usufruire solo di dieci minuti al giorno di aria e di avere difficoltà per ottenere cibo, abiti e generi di prima necessità oltre che denaro dall’esterno a causa del regolamento carcerario. Pur condividendo – ha concluso la consigliera – il giudizio sulla pesantezza del regolamento carcerario, che impone ritmi di vita che a volte rasentano la disumanità, non posso non ricordare che, pur in una condizione di sovraffollamento così emergenziale, ai detenuti “mediatici” siano state assegnate celle da due mentre il resto della popolazione detenuta a Regina Coeli è stipata in celle da sei o otto letti. Inoltre, ed è un dato particolarmente inquietante, il capitano responsabile ci ha informato di essere costretto a spostare le aule scolastiche in un sottoscala per usufruire di quegli spazi per altre celle”.

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