For Immediate Release
29 marzo, 2010
HEIDI SPECKER
Landhaus Lemke
21 APRILE – 12 GIUGNO 2010
OPENING
MERCOLEDI 21 APRILE 2010 ORE 18.00
BRANCOLINI GRIMALDI
VIA DEI TRE OROLOGI, 6A 00197 ROMA
COMUNICATO STAMPA
Brancolini Grimaldi è lieta di presentare la seconda mostra personale di Heidi Specker. Le immagini del progetto Landhaus Lemke ritraggono la villa progettata da Ludwig Mies Van Der Rohe, costruita nel 1933 a Berlino per Martha e Karl Lemke. Nel 1945 la villa venne occupata dall’armata rossa e la famiglia Lemke fu costretta ad abbandonarla. Nel 1990 la villa è stata donata alla città di Berlino, e i mobili, disegnati da Mies van der Rohe e Lily Reich, sono stati donati dalla Signora Lemke al Kunstgewerbemuseum.
Mies van der Rohe usava spesso ripetere la frase di Agostino: “La bellezza è lo splendore delle cose”; Mies van der Rohe lascia che si sveli, che si dischiuda all’occhio dell’osservatore, che si renda leggibile. L’architettura si concretizza nella fase della progettazione attraverso forma, colore, materiale. Heidi Specker attraverso la fotografia cattura l’idea della modernità utilizzando i materiali dell’architettura stessa mantenendo vivo lo spirito della casa. Il lavoro di Mies van der Rohe ha sempre qualcosa di “spirituale” al suo interno, che si riflette nella forma.
Per gli scatti dei dettagli architettonici Heidi Spercker utilizza la tecnica digitale anziché quella analogica, sin dalla metà degli anni Novanta. Le fotografie di Landhaus Lemke vengono anch’esse realizzate con tecnica digitale, creando un gioco interessante per le differenti nuances dei materiali da costruzione usati da Mies van der Rohe. Le foto della Specker risultano raffinate ed eleganti in perfetta sintonia con il lavoro dell’architetto.
Gli elementi estetici della casa acquisiscono nelle immagini della Specker una particolare brillantezza. Il rigore architettonico di Mies van der Rohe illumina la fotografia e la rende viva, come quando la Specker tematizza i riflessi delle finestre annullando il collegamento tra casa e giardino, oppure quando riprende gli scuri del salotto attraverso i quali la luce entra all’interno della casa.
Heidi Specker rende quindi sperimentabile ciò che viene definito dalla teorica Wita Noack “l’unione degli opposti”: il contrasto fra le tinte opache dei mattoni e le trasparenze delle finestre, il rapporto fra il rosso terra delle pietre e il quasi immateriale non colore dei vetri o ancora l’ortogonale e ordinata struttura dell’architettura con le sue forme chiuse in contrasto con le masse amorfe attraversate da raggi di luce. Nel caso di Mies van der Rohe tutto si integra alla perfezione, nessun elemento viene messo al posto sbagliato, nessuna dimensione risulta errata. A noi pare che Heidi Specker si sia accostata al lavoro del grande maestro con pari intuizione e meticolosità.
BIOGRAFIA
Heidi Specker è nata a Damme, Germania nel 1962. Vive e lavora a Berlino. Attualmente è borsista presso l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo per l’anno 2010.
Ha esposto a Rencontres Internationales de la Photographie, Arles, France; 50 Jahre documenta, archive in motion, Kunsthalle Fridericianum, Kassel, Germany; Sprengel Museum, Hannover, Germany; Tribute, Former Staatsbank, Berlin, Germany; Teilchentheorie, Kunstlerhaus Stuttgart, Germany; German Open, Kunstmuseum Wolfsburg, Germany.
Le sue fotografie sono presenti in importanti collezioni di arte contemporanea come il Museum Folkwang, Essen; Deutsche Ausgleichsbank, Bonn; Sprengel Museum Hannover; Margulies Collection, Miami; Stadtische Galerie Wolfsburg e UBS Bank, Zurich.