Dopo le scritte sui muri di via Tasso, un altro episodio grave e offensivo contro la memoria e la storia della città. Le pietre “d’inciampo” in piazza Rosolino Pilo dedicate ai deportati della famiglia Terracina sono state “cancellate” con la pittura nera.
Questo susseguirsi di azioni di chiaro stampo negazionista non può più essere riferito ad atti vandalici isolati. Chiunque ne siano gli autori è evidente il rischio di una perdita nella nostra città di quei valori fondamentali che le fecero guadagnare la medaglia d’oro della Resistenza. Occorre che tutti i partiti politici si facciano carico di questa pericolosa deriva e si pronuncino con parole nette e definitive in merito al nazifascismo e alle sue atrocità. Circa un mese fa la mia associazione, l’ANPPIA, insieme con le altre associazioni della Resistenza e delle vittime del fascismo e del nazismo, ha presentato un appello a tutti i candidati alle cariche politiche e amministrative della nostra regione e della nostra città affinché dichiarino con fermezza il loro rifiuto rispetto di ogni forma di fascismo antico e nuovo.
Mi auguro che ci sia l’adesione totale da parte di tutti i partiti e dei loro rappresentanti insieme all’impegno di promuovere in tutte le forme quei valori di uguaglianza e democrazia che sono alla base della nostra Costituzione e per i quali la città di Roma pagò un prezzo altissimo, come testimoniano le pietre “d’inciampo” che stanno costellando la città. Una mappa del ricordo che deve essere onorata ogni giorno e preservata da simili azioni sintomo di impoverimento culturale e di pericolosi rigurgiti antidemocratici.
Maria Grazia Lancellotti
Presidente ANPPIA Roma e Lazio
Stasera alle 19 fiaccolata a piazza Rosolino Pilo.