“La bella gente”, un film italiano che vince i premi (all’estero) ma che in Italia non ha un distributore. E’ il paradosso vissuto dal trasteverino doc Ivano De Matteo (44 anni) reduce da “Ultimo stadio”, su curve e ultras, e “Niente di personale”. De Matteo è anche l’autore di pregevoli documentari come “Barricata San Calisto”, “Codice a sbarre”, “Fermata Pigneto”.
Con 450 mila euro (15 mila quelli intascati da lui) ora ha messo a segno la sua parabola sul perbenismo di sinistra vincendo il gran premio al festival di Annecy e il premio Cicae (circuit des cinémas d’art et d’essai). Ma in Italia deve tirare la corda. La storia? Affidata a Monica Guerritore. Antonio Catania, Victoria Larchenko ed Elio Germano, racconta uno squarcio di vita in un ambiente di sinistra. Spiega il pressbook: Alfredo è un architetto. Susanna una psicologa. Gente di cultura, gente di ampie vedute. Cinquantenni dall’aria giovanile, dalla battuta pronta e lo sguardo intelligente. Vivono a Roma ma trascorrono i fine settimana e parte dell’estate nella loro casa di campagna all’interno di una tenuta privata. Un giorno Susanna, andando in paese, resta colpita da una giovanissima prostituta che viene umiliata e picchiata da un uomo sulla stradina che porta alla statale.
In un attimo la vita di Susanna cambia, ha deciso che vuole salvare quella ragazza.
Salvarla per salvare i propri ideali. Ma una ragazza straniera che fa la puttana, può diventare altro?
In un attimo la vita di Susanna cambia, ha deciso che vuole salvare quella ragazza.
Salvarla per salvare i propri ideali. Ma una ragazza straniera che fa la puttana, può diventare altro?
La famiglia progressista caccerà presto di casa Nadja, la ragazza, quando il figlio ci è andato a letto per poi tornare dalla sua fidanzata…
Foto, trailer e quant’altro su
http://www.kinoweb.it/primopiano_cinema/bella_gente/scheda.html