11 marzo 1977, a Bologna durante una manifestazione nata per contestare la presenza di Comunione e liberazione viene ucciso dai carabinieri Francesco Lorusso, un militante di Lotta Continua. Lorusso fu colpito da un proiettile di pistola in via Mascarella. Il carabiniere Massimo Tramontani fu poi arrestato ma dopo 45 giorni di carcere fu rimesso in libertà e successivamente fu poi prosaciolto. A Bologna il questore vietò il funerale di Francesco Lorusso in centro città, il funerale si svolse in periferia nella zona dello stadio. Francdesco Lorusso aveva solo 26 anni.
Questa mattina alle 10 Francesco Lorusso verrà ricordato in via Mascarella. Qui di seguito un comunicato di Rifondazione Comunista di Bologna che lo ricorda così.
L’11 marzo 1977 viene ucciso il compagno Francesco Lorusso, la sua
uccisione avviene in un momento delicato per le sorti del paese,
attraversato da grossi scandali e da una totale sudditanza di una
parte della sinistra alle logiche del potere.
Quelle stesse logiche padronali, reazionarie e mafiose, che ancora
oggi permettono di gestire gli affari sulle grandi opere, sulle
ricostruzioni,ecc…
Quelle stesse logiche che il disegno di legge da poco approvato al
Senato che di fatto esautora l’articolo 18 dello statuto dei
lavoratori toglie a tutti noi altri diritti.
Quelle stesse logiche che con leggi razziste e fasciste tengono sotto
ricatto migliaia di lavoratori e cittadini migranti arrivando a
rinchiuderli in veri e propri lager.
Quelle stesse logiche che rifinanziano missioni di guerra in nome
della “democrazia”.
Quelle stesse logiche che nelle ultime ore permettono di varare il
decreto “salva liste”.
Tutto questo ci dice che dopo 33 anni niente è cambiato, anzi
purtroppo i fatti ci hanno dato immediatamente ragione nel momento in
cui dicevamo che oggi abbiamo in parlamento una maggioranza golpista
ed inaffidabile.
Speriamo almeno che sia chiaro a tutti che con questa maggioranza
eversiva non può esserci alcuna possibilità di dialogo sulle riforme.
Triste dover sentire che sia Sergio Cofferati a dire che “vi è un
inconcepibile ritardo di Partito Democratico e sindacato…..”
Crediamo che sia necessario ragionare attorno a quella che sembra
essere una priorità assoluta: la difesa della Costituzione e
dell’assetto democratico del paese.
Cammino difficile ma necessario con alcuni fatti positivi, la sentenza
di condanna emessa dal Tribunale di Genova in merito alle torture
nella caserma/lager di Bolzaneto dopo l’assassinio di Carlo Giuliani
durante i giorni del G8 del luglio 2001 e quella per depistaggio a tre
agenti della Questura di Ferrara in merito all’inchiesta bis
sull’assassinio di Federico Aldrovandi.
Per questo vi chiediamo di essere con noi in Via Mascarella dove fu
ucciso Francesco il prossimo 11 marzo alle ore 10.00
per continuare a combattere una battaglia di civiltà e per chiedere
ancora e sempre “verità e giustizia”.
Mauro Collina – Dipartimento antifascismo PRC Bologna
Rossella Giordano – Segretaria PRC Bologna