“Se una persona si autosospende dal servizio lo deve fare fino a quando la situazione non viene chiarita, ciò significa che non può continuare ad operarvi all’interno né tantomeno seguitare a percepire lo stipendio”. Queste le prime chiare e inequivocabili parole del vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori Oscar Tortosa sulla vicenda relativa all’ex amministratore delegato di Ama Servizi Stefano Andrini che continuerebbe a percepire la paga da dirigente nonostante l’interruzione dal servizio in seguito al suo presunto coinvolgimento nel caso di riciclaggio che ha portato alle dimissioni e all’arresto del senatore del PdL Di Girolamo. Ancora più infuocata la reazione dell’esponente del partito guidato da Antonio Di Pietro in seguito al chiarimento della società Ama s.p.a. sulla questione relativa al suddetto stipendio: “L’Ama si giustifica asserendo che Andrini si è dimesso dalla carica di amministratore delegato di Ama-Servizi Ambientali per la quale non riceveva nessun compenso aggiuntivo ma che costui continua ad essere dipendente di Ama s.p.a e quindi a percepire la remunerazione relativa al suo incarico. Cosa significa tutto ciò? Una persona si autosospende da tutto, Andrini dovrebbe attendere l’esito della Magistratura prima di riprendere la sua attività e la corrispondente retribuzione. Questa rettifica mi lascia perplesso, si tratta dell’ennesima testimonianza dell’arroganza del potere. Mi auguro – conclude Tortosa – che gli organi giurisdizionali si sbrighino a emettere la sentenza, che nel frattempo prevalga il buon senso e che il sindaco Alemanno chiarisca la situazione in Consiglio Comunale”.