Parco Appia Antica, sventato il colpo di mano alla Regione che voleva permettere la cementificazione di 120 ettari. La mobilitazione di Legambiente di fronte al Consiglio ha portato alla luce la manovra e l’ordine del giorno per lo stralcio non è stato più presentato.
“Oggi è un giorno importante per il Parco dell’Appia Antica. Da un lato è stato evitato il colpo di mano che poteva aprire la strada ad una nuova colata di cemento nelle aree comprese tra Roma e Marino, visto che l’ordine del giorno bipartisan che le stralciava dal perimetro dell’area protetta non è stato più portato in discussione in aula. Dall’altro è stato approvato il Piano Paesaggistico del Parco, che rappresenta un tassello importante per la salvaguardia ambientale del nostro territorio e per avviare il percorso di delocalizzazione delle strutture improprie”. Così ha dichiarato Maurizio Gubbiotti, coordinatore della Segrete ria Nazionale di Legambiente sul provvedimento approvato oggi durante l’ultimo Consiglio Regionale del Lazio.
Per il momento sono dunque salvi i 120 ettari di splendida campagna dei Castelli Romani, all’interno del Divino Amore e dell’ambito archeologico di Mugilla, su cui rischiavano di piombare 1.200.000 metri cubi di cemento, se fosse stato approvato l’odg che puntava a rivedere la proposta di allargamento del Parco, stralciando le suddette importanti aree. Anche se la delibera che prevedeva di vincolare l’area, votata all’unanimità nel 2005 dalla Giunta, non è stata approvata in via definitiva dal Consiglio Regionale.