Un appello per le elezioni dalle associazioni della Resistenza e dei perseguitati politici. Oggi Anpi, Anfim, Fiap, Anppia, Anei, Fivl, Anrp e l’associazione ebraica Miriam Novitch hanno chiesto a tutte le forze politiche di esprimdersi su un decalogo antifascista il cui primo punto è quello di non candidare nessun condannato per reati contro la persona, reati razziali o il reato di ricostituzione del partito fascista. Le associazioni chiedono anche di non concedere finanziamenti né patrocini pubblici a manifestazioni tese a valorizzare rievocazioni storiche del ventennio fascista o tendenti ad elogiare il ruolo della Rsi. Chiedono infine di non stringere alleanze e patti elettorali con chi non dichiara esoplicitamente che il nazifascismo, le leggi razziali e il ventennio fascista sono stati il male assoluto della nostra storia. Con l’occasione è stata mostrato un campionario di recenti manifestazioni di chiaro fascismo, con personaggi come Roberto Lavarini legato alla sigla
Le associazioni hanno incassato il sì all’iniziativa dei rappresentsanti del Pd presenti, a partire dal nuovo coordinatore provinciale romano Marco Miccoli e dai consiglieri Masini e Foschi. Miccoli ha anche aggiunto: se un candidato come la Polverini si ritrova in manifestzioni nin cui il grido di accoglienza è duce duice con l’accompagnamento di saluti romani, l’unica cosa che dovrebbe fare sarebbe di andarsene.
Massimo Rendina, l’anziano e combattivo rappresentante dell’Anpi, (mentre parla nella foto, seduto accanto ad Adolfo Perugia di Miriam Novitch) ha ricordato che l’associazione sta ancora aspettando dal procuratore generale un seguito alla denuncia fatta dei comportamenti apertamente fascisti. Secondo quanto ha riferito Rendina l’azione penale tarderebbe, così ha motivato il Pg, perchè