Mi sembra che la Polverini non abbia detto no al nucleare, ma semplicemente che non servono centrali nel Lazio – osserva il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino (Pd) -. Come d’altra parte avevano già fatto Formigoni, Cappellacci o Lombardo. Una scappatoia, un artificio dialettico per dire, come al solito, nulla o quasi. La questione su cui la Polverini invece deve rispondere, se vuole essere credibile, è se considera giusto o sbagliato il progetto nucleare del Governo. Se considera giusto o sbagliato il fatto che la sua contrarietà al nucleare non conta nulla, poiché se mai, da presidente della Regione, dovesse esprimere la propria opposizione alle centrali nel Lazio, il Presidente del Consiglio potrà semplicemente imporle con un decreto. Questo è il meccanismo inaccettabile messo a punto ieri dal dl del Consiglio dei Ministri. Quando la Polverini avrà il coraggio di prendere posizioni chiare e comprensibili a tutti, dirà chiaramente no al nucleare a Berlusconi e Scajola, non agli elettori di cui vorrebbe i voti.
A provocare questa reazionbe l’improvviso outing della Polverini affiancata da Alemanno, entrambi per io no a centrali nel Lazio. La candidata presidente alla Regione e il sindaco a sorpresa si sono infatti detti contrari alla realizzazione di centrali nucleri nel Lazio come invece previsto dal governo. Ad esternare per prima la candidata alla regionali sul suo blog, seguita in serata dal primo cittadino in Consiglio comunale. Bonino beffarda: “Poteva dirlo mercoledì sera a Berlusconi”