Nicole l’igienista conquista la lista
“La nuova preferita del premier” sarà consigliera in Lombardia
L’incontro che cambia la vita può avvenire anche in una stanza d’ospedale, se il paziente si chiama Silvio Berlusconi. Lei è Nicole Minetti, fa l’igienista dentale e Silvio – almeno secondo quanto fanno filtrare gli ambienti del Pdl – l’ha incontrato per la prima volta poche settimane fa, al San Raffaele. Ricordate? Il presidente del Consiglio ha dovuto essere ricoverato nell’istituto di don Verzé per quattro giorni, dopo l’aggressione subìta in piazza Duomo. È bastato un attimo. Ora Nicole, grazie a Tartaglia, può dimenticare il tartaro.
È iniziata per lei una nuova vita: da oggi s’avvia verso la carriera politica, entrando nelle liste Pdl per le elezioni di marzo. Sarà consigliera regionale. Elezione certa, posto assicurato: perché sarà messa nel “listino” del presidente Roberto Formigoni. Il “Times” di Londra se n’è accorto e ha mostrato ai suoi lettori la foto della nuova scoperta di Silvio. Un altro giornale britannico, il “Daily Mail”, l’ha presentata come “la ragazza che ha fatto tornare il sorriso a Berlusconi”. Prima di occuparsi di denti e tartaro, Nicole Minetti ha fatto la ballerina e ha partecipato a programmi tv come Colorado Cafè e Scorie. Ma il tocco magico che l’ha portata in un’altra dimensione le è capitato non in uno studio televisivo, bensì in uno studio medico.
Silvio, deciso a curare l’igiene orale non meno che quella del partito insidiato da qualche birbantello, la vuole in politica. Il quotidiano britannico c’informa che Nicole aveva ricevuto l’abilitazione professionale di igienista dentale solo nel novembre 2009, ma “già dopo un mese aveva potuto curare il premier”. Per una ragazza abituata a così rapidi progressi, che sarà mai diventare consigliera regionale a fine marzo? Dentro il Pdl molti hanno cominciato a mugugnare: chi per indignazione morale, chi per amore della politica, chi ancora per non essere stato messo in lista. Non si è limitato al mugugno Roberto Jonghi Lavarini, consigliere comunale del Pdl a Milano: “La signorina Nicole Minetti è veramente una bella ragazza e una brava ballerina e sarà anche un’eccellente igienista dentale, ma regalarle un posto sicuro e ben remunerato come consigliera regionale della Lombardia, inserendola nel listino bloccato-blindato del presidente Roberto Formigoni, mi sembra decisamente fuori luogo e persino offensivo, nei confronti delle giovani militanti e dirigenti del Popolo della libertà che fanno Politica da anni”.
Jonghi Lavarini non ci sta. Sarà anche un fascistone con un passato di militanza nei gruppi di destra, ma lui la parola “Politica” la scrive con la P maiuscola. La riedizione 2010 del “ciarpame senza pudore” non riesce proprio a inghiottirla. A stuzzicarlo, aggiunge pepe e toglie qualche perifrasi: “Anche a me piace la figa e, pur essendo marito fedele, apprezzo le belle donne. Ma la Politica è un’altra cosa: manifestazioni, cortei, dibattiti, volantini, manifesti, valori, idee, proposte, confronto, passione, sacrificio, amore, lotta, lavoro, sudore, sangue e colla! La candidatura della signorina Minetti, contro la quale non ho assolutamente nulla di personale (anzi…), è uno schiaffo alla militanza e alla meritocrazia”.
“Quello che io ho il coraggio di dire pubblicamente – conclude Jonghi Lavarini – lo pensano tutti i dirigenti del Pdl di Milano – nessuno escluso – che sono incazzati neri, invidiosi, ma in ipocrita e ossequioso silenzio. Io sono da sempre, fin dai tempi del Msi, un convinto berlusconiano, ma quando il capo esagera e sbaglia, una vera classe dirigente politica, con le palle, ha la responsabilità e il dovere di dirglielo!”. Si attendono i commenti dei dirigenti Pdl.
Da il Fatto Quotidiano del 20 febbraio