“Il comune di Roma sta predisponendo il trasferimento di circa 250 rom, dal campo di Tor de Cenci a quello di Castel Romano: è un atto gravissimo ed insostenibile”, è quanto denuncia Matilde Spadaro capogruppo di Sinistra arcoibaleno nel XII Municiupio.
Il campo doi Tor de Cenci sta per essere svuotato infatti e i rom sembrano destinati al campo-lager sulla Pontina che ha subito condizioni igienico-sanitarie degradate, compresa l’insorgenza poco tempo fa di un’epidemia di Epatite passata sotto silenzio.
“Lo scenario dei megacampi rom, da noi sempre denunciato, si sta materializzando e il Municipio XII ne uscirebbe fortemente penalizzato con le ipotesi di ingrandire il campo di Castel Romano – che con le attuali 1200 persone forma già il campo più grande d’Europa. Insomma – prosegu Spadaro – si rischia di innescare un problema enorme sia per quanto attiene l’ordine pubblico, sia per la sicurezza che per le norme ambientali ed urbanistiche. Peraltro lo stesso campo di Castel Romano deve essere smantellato perché è in deroga a numerosissime norme soprattutto perché è dentro la riserva di Decima Malafede. Il campo è ancora in carico al gabinetto del sindaco e quindi per quest’ultimo si potrebbe ipotizzare una rielaborazione più semplice ed immediata. Sono questioni complesse che debbono essere vagliate anche dal punto di vista delle ricadute sociali. Tali “concentrazioni” hanno ripercussioni sul futuro stesso dei rom che meriterebbero una discussione ponderata ed attenta, coinvolgendo il territorio.
“Tra l’altro questa manovra sa tanto di campagna elettorale e dimostra l’incapacità di questa amministrazione di saper affrontare con un piano serio la questione dell’integrazione dei rom nella nostra città”.
A Castel Romano si ponrrà infine unjulteriore elemento problematico: la compresenza di tre etnie diverse che può provocare altri perticolosi inneschi.