Una gran fretta per vendere l’acqua dei romani. Il Campidoglio affretterebbe i tempi. E il Pd capitolino denuncia questa accelerazione di Alemanno che vuole, spiega l’opposizione, addirittura vendere l’acwqua dell’amministrazione comunale che s’insedierà dopo il 2013.
“È preoccupante quanto affermato dall’Assessore Leo sulla privatizzazione di Acea. Nel Consiglio Comunale straordinario di giovedì prossimo, da noi richiesto, il Pd capitolino ribadirà la sua netta contrarietà alla privatizzazione di Acea e dell’acqua – dice un comunicato del Pd -. Il decreto Ronchi,peraltro più volte modificato, prevede la cessione del 21% delle quote entro il 2015 non si capisce quindi la fretta con la quale il Sindaco Alemanno, l’Assessore Leo e la candidata della destra alla Regione Lazio Renata Polverini, che probabilmente non sa neanche bene di cosa sta parlando, stiano preannunciando in queste giorni un processo di vendita della utility romana che riguarderà, nel caso non scontato che non ci siano ulteriori modifiche alla legislazione vigente, l’amministrazione comunale che si insedierà dopo il 2013” ha affermato Umberto Marroni, capogruppo del Pd capitolino.
“Chiedo infine al Sindaco e alla Giunta Alemanno di evitare dichiarazioni confuse e ambigue che possono avere inevitabili ripercussioni sul titolo di borsa della più importante azienda romana che non è di proprietà della maggioranza che governa Roma ma dei cittadini” ha concluso Marroni.
Più netto Vendola in Puglia: “Giù le mani dalla brocca, l’acaqua è nostra e non si tocca”. E i romani? Tacciono.