“Monsieur le Président, je cherche mon fils…”. Una donna tunisina ha fermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della sua visita alla Grande moschea di Roma, e in francese gli ha chiesto di aiutarla per avere notizie del figlio immigrato dalla Tunisia e giunto in Italia, di cui ha perso le tracce.
Il capo dello Stato l’ha ascoltata con attenzione e le ha risposto in francese: “Pleurez pas”, non pianga. Gentile, ma un po’ poco.
La donna ha quindi mostrato la foto del ragazzo di 20 anni, il cui nome è Mohammad Rawati. La donna, Mahrzia El Rawafi, si è poi fermata con i giornalisti e ha spiegato che Mohammad Rawati è arrivato a Lampedusa l’11 marzo del 2011 insieme ad altri 40 immigrati per poi essere trasferito a Trapani. La donna, in Italia da tre mesi per cercare il figlio, è certa di aver visto le immagini di Mohammad al Tg5 durante un trasferimento in autobus. Da allora la signora non ha alcuna notizia ma – riferisce ai cronisti – due immigrati che sono arrivati con il figlio a Lampedusa dicono che il ragazzo fino a poco tempo fa era ancora con loro a Trapani.